1. Osare si può


    Data: 13/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... il cazzo dai boxer e iniziava ad accarezzarmelo. Salii celermente sopra di lei, intanto che orientava il cazzo dentro di sé prudente ma sicura. Lei ea calda e stretta, io mi mossi lentamente mentre le carezzavo i glutei con le mani, poiché avevamo ripreso a baciarci, ma al momento il bacio era diventato molto più umidiccio e appassionato. Alessandra estrasse per un attimo il cazzo e lo tenne per un po� con la punta sull�apertura come per volerlo sondare, frattanto che avvertivo le sue mucose palpitare io non potevo più resistere e glielo dissi, cosicché entrai di nuovo dentro di lei e ripresi a muovermi cercando di controllarmi.In quel frangente la sentii dire �sì, ecco� con un sussurro e spinsi più forte fino a sborrare di gusto dentro il suo ventre poi capii un �prosegui� e diedi ulteriormente due o tre colpi sino a sentire un delizioso �sì� lungo e strascicato dentro l�orecchio. Quando mi risvegliai, dopo essermi assopito per alcuni istanti, lei dormiva prona sotto le lenzuola, io sollevai il lenzuolo lentamente per contemplare il suo corpo nudo, gradualmente per non svegliarla ammirando la sua schiena, liscia e inarcata e il suo imponente culo latteo. Le sue erano invero due collinette ben modellate e prominenti, che si ricongiungevano verso il basso in forma di cuore, io seguii la forma esterna con un dito, poi feci scorrere il polpastrello lungo il solco su per la pendenza, dopo di nuovo giù sino all�orifizio protetto da quella villosa peluria rossiccia, lei ...
    ... solleticata si mosse un po�, io mi ritrassi trattenendo il fiato.Dopo alcuni istanti, tenuto conto che lei rimaneva statica, io m�avvicinai di nuovo alle sue chiappe e gliele baciai, collocai le labbra sul buchino solleticandolo impercettibilmente con la lingua. Un leggero fremito della schiena mi fece capire che non dormiva, lei in maniera manifestamente sorniona mi lasciava fare, in tal modo agguantato il giusto coraggio e l�appropriata risolutezza io osai arrischiando di più, riprendendo a leccarle l�apertura anale, perché il temperato sentore di quell�odoroso effluvio che da là ne scaturiva, mi rendeva inspiegabilmente ma al tempo stesso sorprendentemente ebbro, entusiasta ed euforico di desiderio.Attualmente Alessandra inarcava la schiena e sollevava i glutei per agevolarmi il compito, io appoggiai il cazzo eretto e palpitante al pertugio cercando di penetrarla. L�apertura era ancora stretta e asciutta, lei emise un gemito e sollevò ancora di più i fianchi puntellandosi sulle ginocchia, io la penetrai nell�apertura anteriore. Lei era così infradiciata che scivolai fuori più volte, con una mano raccolsi un po� del suo fluido e lo trasportai sulla fenditura più stretta, riprovai sennonché a spingere facendo entrare unicamente la punta.Lei aveva ripreso a gemere e a dimenarsi, malgrado ciò non mi disse di smettere, io spinsi così più forte afferrandola per i fianchi, lei emise un grido più forte, ma ormai ero dentro di lei. Vidi in quel focoso frangente che si masturbava con una mano ...