Una lama nella notte
Data: 13/11/2017,
Categorie:
pulp,
Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti
Ispirato da “Un delitto” di Ellie. Tano l’aveva fatta franca. Nessuno aveva potuto sospettare di lui. Un alibi inattaccabile, un atteggiamento irreprensibile lo avevano elevato al di sopra di ogni sospetto. Noemi era stata ammazzata brutalmente a coltellate nella sua casa, molto isolata per coltivare gelosamente la sua privacy a cui la donna tanto teneva. Nessuno aveva visto o sentito nulla. Tano l’aveva fatta franca e si sentiva nel giusto. Quella donna l’aveva tradito e aveva pagato: non c’era in lui alcuna traccia di rimorso. Il tempo cancella le cose, tutti si erano ormai dimenticati di Noemi. Proprio tutti no. Un uomo era stato colpito da quella vicenda fino ad esserne coinvolto profondamente. Le immagini, i filmati di Noemi, reperiti sulla rete, restituivano solo in parte la sua bellezza: le labbra piene come le sue forme, i bruni capelli inanellati che le incorniciavano un volto al tempo stesso dolce e provocante. La sua voce roca e sensuale, la risata che sembrava offrirti il mondo. Il suo cuore si era raggelato nell’immaginare l’angoscia di Noemi mentre la morte incombeva su di lei, le sue implorazioni di pietà al suo assassino, il terrore, l’orrore, il dolore lacerante del metallo che le straziava le carni. Aveva percepito, sofferto il freddo che scendeva su di lei, mentre la vita l’abbandonava con il suo sangue che sgorgava, la sua rassegnazione, l’ultima preghiera, il buio. L’uomo, con una indagine maniacale, ossessiva, era riuscito a fiutare la traccia e non si ...
... sarebbe fermato mai più. Tano tornava a casa a piedi nella notte fredda verso la sua casa. Ai suoi piedi scricchiolavano, irrigidite dai primi freddi invernali, le foglie secche. La luna, ormai piena, regalava la sua argentea luce, con i rami, artigli senza foglie, protesi nel vano sforzo di catturarla. Un freddo frizzante gli frustava piacevolmente il viso. Ormai alcuni anni erano trascorsi da quella notte e il suo ricordo si attivò. Noemi, quella notte, la sua ultima notte: lei aveva letto la folle gelosia di Tano e aveva cercato con le armi della seduzione di salvarsi: si era spogliata e aveva offerto le sue procaci forme, disposta a soddisfare qualunque suo capriccio. Lui aveva sguainato freddo il suo pugnale, spietato, sordo alle invocazioni di pietà, e iniziato a colpirla. Noemi aveva disperatamente cercato di opporsi con il solo risultato di fare infuriare maggiormente Tano. L’aveva tradito e questo le era dovuto. Se l’era meritato quella troia! Il suo piano preparato meticolosamente l’aveva lasciato fuori da ogni sospetto. Almeno lo credeva. ….C’era qualcuno in casa. Percepiva una presenza estranea, forse un ladro. Cercò il suo pugnale, uno stupendo e micidiale Becker BK 5 Magnum, nel recesso segreto in cui era riposto proprio all’ingresso: non lo trovò. Quasi contemporaneamente una sagoma magra e agile si rivelò nella stanza illuminata dai raggi argentei che filtravano dalle finestre. - Cerchi questo? Tano prese al volo il suo coltello, contenuto in un robusto fodero ...