Una lama nella notte
Data: 13/11/2017,
Categorie:
pulp,
Autore: samas2, Fonte: EroticiRacconti
... di nylon, che gli veniva lanciato e lo sfoderò. Era una sfida. “Chissà chi è, e cosa cerca? Glielo chiederò prima che esali gli ultimi respiri.” Due figure, in silenzio, immerse nella stanza rischiarata solo dal chiarore lunare, si fronteggiavano per un duello che si preannunciava mortale. Il volto del misterioso intruso, per il gioco di chiaroscuri dei raggi di luna e delle zone d’ombra, appariva patibolare: eretto, sicuro, teneva il manico del suo pugnale, un Doge 107, racchiuso tra anulare e medio, e da questa posizione faceva abilmente passare la presa da frontale a inversa in una frazione di secondo: la così detta presa Spetnaz, che presupponeva una tecnica magistrale e una presa d’acciaio. Non aveva di fronte un dilettante. Tano, per nulla impressionato, sferrò il suo attacco, potente, irruente, ma i suoi affondi e fendenti furono agevolmente neutralizzati dal braccio di guardia e di parata del pugnale del suo avversario, che fulmineamente sferrò un colpo di sguincio con la parte inferiore della sua affilatissima arma, seghettata a scalpello. I tendini flessori del polso di Tano furono rescissi e il bellissimo Becker, cadde inesorabilmente a terra; lui non era certo un pavido e cercò di lottare, ma disarmato com’era subì gli affondi del pugnale del suo implacabile avversario e, indebolito dal sangue che perdeva, finì a terra. Non era uno stupido e capì che per lui era finita. Ma chi era quell’uomo misterioso che lo aveva sfidato e vinto e perché era lì? - Chi sei? - Il mio nome non conta nulla; se vuoi puoi chiamarmi Rorschach. - Perché mi stai uccidendo? - La vista gli si stava annebbiando. - Mi manda Noemi. Tano udì quelle parole, le ultime per lui, e poi… il colpo di grazia. Dopo, il nulla. Rorschach ora camminava ramingo nella notte: nel suo cuore la soddisfazione per la giustizia fatta non riusciva a contenere la marea montante, incontenibile, del rimorso che si faceva strada nel suo animo.