1. Amante e amata


    Data: 09/02/2020, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: DonnaCamaleonte, Fonte: RaccontiMilu

    ... dirsi nulla. Lui chiuse la porta alle sue spalle e respirò a pieni polmoni l�odore della stanza. Si tolse i guanti con cura, appoggiò il cappello e la sciarpa sulla sedia e si avvicinò a Sonia. Lei sorrise, senza mostrare i suoi denti candidi, abbassò lo sguardo, con studiata timidezza e lo invitò ad avvicinarsi a lei. Posò le sue mani con le unghie laccate di rosso sulle spalle del suo amante e lasciò scivolare a terra la sua giacca, con un rumore soffice e sensuale. Poteva toccare quelle spalle forti, solide, decise. Le sfiorò con cura, con attenzione, senza lasciare neppure un istante il contatto con il suo amante: voleva che lui capisse che era tutta per se�, che non esisteva più tempo, spazio o distanza fra di loro.Lui si sedette accanto a Sonia e la baciò con passione. Prese possesso di quelle labbra rubino, succhiandone l�essenza, bramando quel sapore al quale aveva pensato molto a lungo, nei giorni passati. Si stupì della loro morbidezza, della loro consistenza: rimase sorpreso da quanto il suo ricordo fosse annebbiato, da quanto si aspettasse di sfiorare qualche cosa di ruvido che la sua saliva avrebbe addolcito. Invece si lasciò ammaliare da quella sensazione che gli sembrava di provare per la prima volta, e lasciò che le mani di lei prendessero possesso del suo maglione, per sfilarlo via e della sua camicia, per aprire bottone dopo bottone. Sonia ci sapeva fare: le sue mani sganciavano i bottoni con una sicurezza incredibile, quasi non avesse fatto altro per tutta ...
    ... la vita: esercitare le sue dita a quell�arte. Una dopo l�altra le asole furono libere e la stoffa bianca e spessa cadde a terra, come vittima di una battaglia, assieme a giacca e maglione. Rimase con indosso solo dei pantaloni dal taglio sartoriale, mentre Sonia lentamente conquistava centimetro dopo centimetro del suo amante. Come roccaforte da espugnare, Sonia si stava prendendo tutto. Il suo amante appariva stranamente arrendevole, ma lei era ben consapevole che si trattava di un trucco: ben presto quella finta mansuetudine avrebbe lasciato il posto ad un uomo passionale e appassionato, che senza scrupoli si sarebbe preso ciò che più desiderava. E lei, ammise con se stessa, non desiderava niente altro. Gli fece posto nel letto e finalmente discostò un poco le gambe, lasciando intravedere l�interno delle sue cosce bianche e sode. Fu come un segnale per lui. Con una mossa di scatto si insinuò fra le gambe di lei, costringendola a spalancarle con una lascivia che non apparteneva a Sonia: a lui non interessava, voleva quella pelle, voleva quell�odore. Voleva perfino quel segno rosso sull�interno coscia, quello lasciato dal gancio della guepiere che aveva fatto saltare in un lampo. Ora lui sembrava un lupo famelico, che non desiderava altro se non essere sfamato. Si avventò fra le cosce di Sonia, scostando il pizzo della mutandina verso destra. Davanti ai suoi occhi si apriva un fiore rubino, turgido e umido. Gocce di rugiada stillava quel fiore, gocce che raccolse una ad una, ...