1. Eleonora 2


    Data: 11/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    Il contatto delle sue anche sulle mie chiappe mi riportò alla realtà e abbandonai il mio viaggio tra i ricordi concentrandomi sul siluro spropositato che avevo tutto nel buco del culo.
    
    Io sospiravo rumorosamente, era uno sforzo enorme non mettermi a urlare ma non potevo farmi scoprire da Franco.
    
    Gianni ne era coscio e se ne approfittava sussurrandomi nell’orecchio:
    
    “zoccola da due soldi che si fa inculare in ufficio con il fidanzato a tre metri….non ti vergogni?”
    
    Lui non sapeva che più mi insultava e più godevo….
    
    “no…non mi vergogno rompimi il culo che me lo merito…. Quel cornuto non ha le palle di farmi questo”
    
    Sussurrai in risposta mentre quel palo rovente mi apriva in due ed io nonostante le fitte di dolore ero felice e impazzivo di godimento.
    
    Gianni invece le palle le aveva avute perché quando mi aveva sorpreso a tette fuori fra le tante cose che avrebbe potuto fare, scelse la più diretta: senza dire nulla si aprì la cerniera e srotolò un pitone spaventoso che cresceva a vista d’occhio e solo dopo che vide i miei occhi completamente catturati dal suo cazzone e le tette rimaste ancora fuori impossibilitata a fare alcun movimento se non quello di aprire la bocca e guardargli la proboscide, sussurrò:
    
    “brava zoccola sapevo che due labbra da pompinara così non potevano che appartenere ad una puttanona come te, adesso succhiami il cazzo”
    
    “ma c’è il mio fidanzato fuori…”
    
    Fu l’unica cosa che mi venne in mente di dire, segno che comunque il cazzo ...
    ... glielo avrei succhiato volentieri e infatti appena la punta di quel cosone toccò le mie labbra lo feci entrare poggiandolo sulla lingua mentre sentivo che cresceva e si gonfiava in maniera pazzesca.
    
    Quando fu in piena erezione temetti di slogarmi le mascelle e quando lui me lo tolse di bocca e, girando dietro, mi calò le mutandine e me lo appoggiò sulla fica che era già inzaccherata di umori pensai che lo desideravo talmente che mi sarei fatta chiavare anche se Franco fosse entrato in quel momento.
    
    Entrò dentro di me slargandomi in maniera mai provata, ma i succhi di piacere di cui ero pervasa permisero a quel membro asinino di scivolare dentro toccandomi il collo dell’utero e facendomi mordere le labbra per non urlare quanto mi piacesse.
    
    Dopo solo due colpi lui però lo tolse e lo poggiò così bagnato alla mia rosellina spingendo subito prima ancora che potessi rendermi conto di quello che stava per avvenire.
    
    Il dolore che iniziava a propagarsi era notevole ma il sapere che stavo facendo quella cosa perversa in ufficio cornificando Franco nella maniera più da troia possibile fecero schizzare l’eccitazione a un tale livello che mi permise di sopportare quella sodomizzazione pazzesca.
    
    La penetrazione comunque nonostante la lubrificazione fornita dalla mia fica grondante, fu impegnativa e ci volle qualche minuto prima che la mia rosellina riuscisse a dilatarsi al punto di farlo entrare in me, ma alla fine ci riuscì ed io che non potevo emettere suoni ero disperatamente ...
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