1. Sulla spiaggia...


    Data: 12/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: comeiricci

    ... due non si staccarono e il bel "toro" continuò a montare la cara Rossella con desiderio, per nulla distratto dall'accaduto; poi lei gridò, un grido prolungato e sommesso, e appena dopo lui si staccò da lei, sfinita, ma abbastanza lucida per girarsi verso di lui e farsi schizzare il suo succo tra le labbra ed assaporarlo con gusto.
    
    Ridacchiarono di gusto, poi Rossella si rivestì in fretta e scappò via, sparendo nell'oscurità in direzione del locale.
    
    In quel momento realizzai che eravamo soli. I nostri sguardi si incrociarono e subito dopo lui si riassestò i pantaloni e prese la t-shirt da terra, scese dalle rocce e si avvicinò.
    
    Mi resi conto allora che avevo l' abito completamente sbottonato e il seno in mostra, per non parlare della mia "lei", ancora bagnata e pulsante, cercai goffamente di coprirmi e, nel farlo, sollevai dela sabbia che mi si appiccicò tutta addosso.
    
    Arrivato a due passi da me, il bel tipo mi disse: "E così ti piace spiare, eh?", imbarazzata non risposi ma lo guardai, mi alzai in piedi e sentii la sabbia che mi graffiava, mi era finita tra le gambe e mi bruciava non poco. Mi riscossi dal mio torpore imbarazzato e lo guardai, vidi che stava studiando il mio corpo, sotto il vestito leggero che tenevo chiuso come meglio riuscivo.
    
    Decisi di girarmi per andarmene, lui mi chiese: "Dove vai? Resta!", feci un passo nella direzione opposta a lui e nel farlo sentii di nuovo la sabbia farmi male, mi fermai di colpo.
    
    Come se lui non fosse lì, e ...
    ... dandogli sempre le spalle, mi sfilai il vestito, reggiseno e mutandine, appoggiai gli indumenti alle rocce e senza dire una parola mi avvicinai all'acqua. Era una notte calda e senza vento e mi sorpresi a sentire l'acqua fredda, ma dovevo lavar via quella maledetta sabbia, era insopportabile, feci qualche passo in avati e l' acqua mi lambì l'inguine, facendomi capire quanto ancora ero calda di
    
    desiderio. Mi toccai per pulirmi e ripensai a quanto avvenuto poco prima e quanto ancora desiderassi sentire un corpo caldo dentro al mio.
    
    Mi ero quadi dimenticata di aver lasciato il ragazzo sulla spiaggia quando sentii il suo petto contro la mia schiena, le sue mani poggiarsi ai miei fianchi e il suo mento appoggiarsi sulla mia spalla. Sentivo il suo respiro caldo sulla mia pelle e bastò questo per mandarmi in estasi.
    
    Mi disse, sussurrandomi all orecchio, :"Proprio non mi vuoi parlare?" e senza fiatare appoggiai le mie mani sulle sue. Presi la sua mano destra e la guidai fin sotto il mio seno destro, poi rimisi la mia mano sulla sua e aspettai che si muovesse, seguendo ogni suo movimento; lui soppesò il mio seno e poi lo accarezzò con cura, scoprì il mio capezzolo turgido e ci passò le dita attorno, lo pizzicò e una piccola scossa di piacere mista a dolore mi pervase.
    
    Sentii la sua verga tornare lentamente alla vita, ma nessuno dei due disse nulla. Continuavo a seguire il movimento della sua mano destra con la mia mentre saggiava il mio corpo passando da un seno all'altro. La mia ...