1. L'azienda elettrica - parte ii


    Data: 13/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ClaudiaSimontacchi, Fonte: Annunci69

    La caffettiera stava gorgogliando da qualche secondo, senza aspettare la sua risposta corro in cucina e ritorno in sala in un lampo, con un vassoio, due tazze colme di caffè e una zuccheriera. Lo ritrovo di spalle che sta sfilando l’imbragatura da lavoro, ha un sedere alto e muscoloso, i movimenti sono sicuri, sembra denudarsi da un’armatura medioevale e si toglie il caschetto come un centauro al termine di un gran premio, per un attimo rimango guardarlo sospesa tra cielo e terra - poi rido - rido sempre quando sono agitata. “Cosa fa mi prende in giro?”, “No è che sono una sciocca …. Il caffè è pronto”. Ci sediamo uno accanto all'altro, entrambe in tensione e sulla punta della sedia, continuiamo a guardarci “Quanto zucchero?”, dico io, il mio sguardo scivola sulla camicia aperta e il petto villoso mentre senza guardare cerco di prendere la zuccheriera, ma trovo la sua mano, il suo sguardo cade sulla mia bocca, quel contatto delle mani lo autorizza ad infilarmi una mano nella vestaglia, rimasta semi aperta. Mi appoggia la sua mano grande e calda sul petto e me lo sfiora, mentre la sua bocca carnosa si avvicina alla mia, i capezzoli mi diventano immediatamente turgidi e duri al passaggio della sua mano. Chiudo le gambe per reprimere la mia indiscreta erezione … “Adoro le Ladyboy come te, ho voglia di possederti ora, qui ”. Si alza portandomi con se, sento la sua lingua scivolarmi in gola, rimango per un attimo senza fiato, mi porta nella luce calda che entra dalle finestra ...
    ... spalancata di fronte a noi, lui appoggia la sua erezione, costretta nel pantalone, tra le mie natiche, lo sento ansimare, sento il suo cuore battere veloce contro le mie spalle, la muscolatura del suo torace, i suoi addominali caldi mi disarmano. Mi sfila lentamente la vestaglia e mi ritrovo nuda tra le sue braccia forti, i nostri corpi si incendiano, le sue mani mi afferrano il petto con decisione, mi percorrono i fianchi, il ventre, il pube. Cerco ancora la sua bocca torcendomi in modo innaturale verso di lui, ma mi tiene ferma stringendomi i polsi dietro la schiena, “Adesso ti faccio godere!”, dice tenendomi con una mano e allungandosi a recuperare le corde dell’imbragatura, e mi lega tra loro i polsi e torna ad accarezzarmi tutta. Inumidisce i suoi polpastrelli con la saliva, mi imbratta i capezzoli e poi scende e accarezza il mio buco del culo, sento che cerca di scivolarmi dentro, chiudo gli occhi per sentire tutto. Poi un ombra ci oscura completamente come se fosse calata la notte “ Cazzo Antonio è un’ora che ti aspetto appeso al piano di sopra e, cazzo, tu sei qui a divertirti !”.
    
    Spalanco gli occhi incredula di quel che sta accadendo, Antonio, ora conosco anche il suo nome, continua a tenermi stretta a lui e davanti a noi un uomo in tuta da lavoro imbragatura e elmetto, è un suo collega. “Come potevo resistere, ha voglia di cazzo la pantera!”, “ E tu ti sei lasciato catturare ben volentieri , come se non ti conoscessi..”, “Ma adesso ti fai anche gli uomini ?”, ...
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