1. La prima inculata della sua vita: come e' incominciata.


    Data: 14/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... era accorto di come ero ma non disse niente, continuando a correggere quanto avevo detto. Anch'io non dissi niente cercando di fissarlo e di non abbassare lo sguardo. Quando mi disse di continuare a leggere dovetti per forza girare gli occhi sul libro e lo guardai ancora. Ripresi a leggere ma facevo un errore dietro l'altro. Ma non sapevo cosa fare. Avrei voluto alzarmi e uscire ma non riuscivo a farlo. E, questo, lo sapeva anche lui. Dopo un ulteriore errore, sottolineando che dovevo stare calmo e prestare più attenzione a quello che stavo facendo, si sollevò in piedi. Non potei non guardarlo proprio li. Si spostò verso di me e mi si mise, leggermente piegato, al fianco, invitandomi a continuare a leggere. Adesso avevo il suo cazzo a pochi centimetri dalla testa. Non mi girai e ripresi la lettura, sempre più impacciata e scorretta. Lui alzò leggermente la voce per invitarmi a concentrarmi. Ma come potevo farlo, con la coda dell'occhio vedevo distintamente il suo pene, che mi sembrava enorme, proprio alla mia sinistra, vicinissimo. Potevo sentire anche il suo odore. Altre righe e me lo trovai appoggiato alla guancia. Facendo ancora finta di niente mi spostai ma lui, visto che non reagivo, mi si avvicinò ancora e, praticamente, me lo mise proprio davanti. Il suo cazzo era davanti a me, a pochi centimetri. Trovai la forza di dirgli cosa voleva e, per tutta risposta mi disse di leccarlo. Vedendolo bene mi accorsi di quanto era grosso. Cioè, la cappella era molto grossa rispetto ...
    ... al resto. In ogni caso molto, ma molto più grosso del mio. Non dissi e non feci niente, mentre lui me lo avvicinò alla bocca dicendomi di nuovo di leccarglielo. Ero nel panico. Non sapevo cosa fare e… presi a leccarlo come si fa con un gelato. Leccavo la cappella partendo dal rigonfiamento e salendo, come se fossa di cioccolata. Poi abbassavo la testa e leccavo di nuovo. Non ricordo nemmeno che sapore avesse ma era caldo e liscio. Avevo gli occhi fissi su quella punta che stavo leccando. Lui mi chiese se avevo già leccato un cazzo e gli dissi di no. Mi chiese anche se avevo fatto sesso con un altro ragazzo e dissi ancora di no. Mi invitò a continuare e così feci. Improvvisamente mi mise una mano sui pantaloni e mi strinse in mezzo alle gambe. Ridacchiando si complimentò perché avevo una bella erezione. Ma io non mi ero proprio accorto che ci fosse. Con poche rapide mosse mi aprì la cintura, sbottonò i jeans, abbassò la zip, scostò gli slip e prese tra le dita il mio pene. Rimasi fermo e lo lascia fare. Ero in un bagno di sudore. La maglietta era fradicia. Me lo toccò a lungo e quindi mi intimò di alzarmi. Lo feci provando a coprirmi ma lui mi ordinò di stare fermo e si sedette al mio posto. Mi spostò le braccia sui fianchi e mi calò pantaloni e mutande fino alle caviglie facendomi togliere la maglia. Mi ritrovai nudo davanti a lui che iniziò ad accarezzarmi la lancia, le gambe, il culo e le palle. Il mio sesso era durissimo. Lui si avvicinò e mi disse di stare bene attento a ...
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