1. Scopata con uno sconosciuto (o forse no) - seconda parte


    Data: 15/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: spruzzoATTIVO, Fonte: Annunci69

    ... la cravatta allentata. Anche io avevo ancora l’abito della cerimonia, ero rientrato a casa ma avevo avuto giusto il tempo di togliermi le scarpe.
    
    La situazione era molto eccitante, il fatto che ora sapevamo in parte chi fossimo davvero, il ritrovarsi insieme, vestiti così, dopo aver festeggiato i nostri amici...
    
    e allora, appena entrò in casa mia ci afferrammo contro il muro, limonando duro come se non aspettassimo altro da tutto il giorno. Sotto, i nostri cazzi erano già in tiro dal momento dello scambio dei messaggi. Mentre gli infilavo la lingua in gola, iniziai a sbottonargli la cintura e a calargli i pantaloni alle caviglie, e poi feci lo stesso con i miei. Senza che gli chiedessi niente, fu lui a inginocchiarsi davanti al mio uccello, per iniziare un pompino vorace: con la bocca aperta e la lingua in fuori prendeva in bocca tutto il pisello fino alle tonsille, arrivando alle palle, per poi tirarlo fuori e leccarlo lungo l’asta fino alla cappella. Leccava con decisione e succhiava bene, senza mai far sentire i denti. Anche se aveva un ritmo assatanato, riusciva a dedicarsi bene al mio cazzo, passando la lingua sulla cappella per farmi godere di più, usando le labbra per massaggiarmela e poi passare al resto del pisello fino alle palle. Io godevo soprattutto nel vederlo così e tenendogli la testa, anche senza i capelli lunghi, lo assecondavo nel ritmo del pompino, di tanto in tanto sfilando il cazzo dalla sua bocca per schiaffeggiarlo sulla faccia e ammirare ...
    ... l’espressione sfatta sul suo viso.
    
    Dopo un po’ presi le sue mani e me le misi sul culo, facendogliele stringere... continuai a scopargli la bocca con un ritmo duro, mentre lui non poteva che subire l’atto, spalancando più che poteva la bocca, mentre mi afferrava le chiappe pelose o le cosce.
    
    Il pompino durò ancora qualche minuto, poi lo feci alzare e senza dire nulla, come era avvenuto d’estate, lo girai e lo piegai contro la credenza dell’ingresso. Faccia e busto, vestito, schiacciato sul mobile, e dalla vita in giù nudo e totalmente sotto il mio controllo. Sulla credenza avevo già messo tutto l’occorrente per la scopata, mentre lo aspettavo, così presi al volo condom e lubrificante e dopo essermene passato un bel po’ sul cazzo e averlo spalmato sul suo buco del culo, appurato che il suo buchetto fosse morbido come lo ricordavo, con un colpo deciso gli piantai tutta la cappella nel culo.
    
    Lo afferrai per i fianchi e presi e sbatterlo contro il mobile. Sulla credenza era una montato uno specchio, quindi riuscivamo a vederci riflessi perfettamente, lui piegato in avanti, con la bocca e gli occhi spalancati, io alle sue spalle, ancora tutto vestito.
    
    Lo sbattevo tanto da far tremare il mobile, spingendo la cappella più in profondità che potevo nel suo culo, che non faceva nessuna resistenza. Non so se fosse una dote naturale o avesse dato via il culo così tanto da averlo elastico come una figa, ma sta di fatto che era un piacere scoparlo con forza, senza fatica. Le chiappe ...