Il collaudo
Data: 14/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: tell me, Fonte: RaccontiMilu
Ho scritto pochi racconti, alcuni dei quali narrano avvenimenti effettivamente vissuti, altri solo immaginati....però non avevo mai pensato di avere un incontro con un lettore, quando un po' di tempo fa, alcuni mi hanno scritto e mi hanno fatto la proposta Sulle prime non l�ho nemmeno presa in considerazione, poi... in me è scattato qualcosa. Ed ho passato in rassegna i possibili candidati... Esclusi quelli che abitano lontano, la mia attenzione si focalizza su quelli che vivono nella mia città, ad alcuni dei quali ho quasi suggerito io di vederci. Quando... è apparso lui: breve scambio di mail per sondare...sì. siamo proprio sulla stessa lunghezza d�onda...ma vive lontano.... Poi una mail inaspettata. � Giovedì vengo dalle tue parti per lavoro. Troviamoci all�ora di pranzo. Non capiterò mai più lì da te, per cui accetta: o adesso o mai più!� Arrogante! Un incontro per una volta! Come se io fossi un bene di consumo! Peggio: un oggetto usa e getta! Anch�io ho avuto questo genere di incontri, ma l�avevo deciso io... e poi non era già stabilito a priori! Mi sento offesa e punta nel mio amor proprio: sono furiosa! ...e proprio per questo accetto!! è una sfida e io adoro le sfide. Giovedì all�ora di pranzo: ho fatto i salti mortali per esserci, dribblando altri impegni... è un uomo molto piacevole quello che ho davanti a me, distino, sui quaranta, ben portati, che mi scruta da dietro lenti leggermente scure. Un uomo dalla conversazione brillante. Si parla di tutto, dei miei ...
... racconti, del suo lavoro: fa i collaudi dei cementi armati e Milano di questi tempi è un cantiere a cielo aperto. è qui solo per questa volta, per fare una cortesia ad un collega, mi spiega. Mi mostro interessata, anche perché è autenticamente coinvolgente e lui mi propone una visita in cantiere , ora che le maestranze sono assenti per il pranzo. Lo seguo divertita e mi trovo al quinto piano di un edificio in costruzione, col caschetto giallo di protezione in testa. Fa molto caldo, quanto mi manca la mia bottiglietta d�acqua che porto sempre con me! Mi appoggio ad una parete non ancora intonacata: è ruvida dietro le mie spalle nude. �Posso togliermi il caschetto?� Gli chiedo �Per me può togliersi anche tutto!� Sorrido alla battuta. Sorride anche lui Silenzio. Si avvicina. Sempre silenzio. Anche lui ha tolto il caschetto. Ora è pericolosamente vicino... ... così vicino che può appoggiare una mano alla parete dietro di me ... così vicino che posso sentire l�odore della sua pelle, un odore secco, piacevole... .... così vicino che posso aspirarlo... con voluttà ... ... così vicino che posso udire nitidamente il suo respiro, il tepore delle sue labbra sul lobo del mio orecchio �L�hai mai fatto in un cantiere, Ele?� �No� �Ti piacerebbe?� Non rispondo, abbasso i miei occhi che hanno già risposto sì. Che mi succede? Io la disinibita Ele, io, la ragazza sicura di sé, sempre pronta a cogliere l�inaspettato frutto che la sorte mi propone...ora sento le gambe tremare e il cuore battere ...