1. Fotogrammi di un adolescenza perversa


    Data: 20/02/2020, Categorie: Etero Autore: Spettro82, Fonte: Annunci69

    Camminai silenziosamente nel corridoio, avvolta solo da una corta vestaglietta di raso e dalle ombre della notte, quando passai davanti alla camera di Marco percepii il suo respiro affannoso e un impercettibile cigolio del letto.
    
    Mi abbassai lasciando che lentamente il tessuto mi scoprisse le natiche mentre spiavo dal buco della serratura, i miei occhi si adattarono immediatamente alla flebile luce che illuminava la stanza intanto che l'aria fresca della notte accarezzava il mio sesso nudo.
    
    Il ragazzo era privo dei vestiti, sdraiato sulle coperte di lino, il suo giovane corpo muscoloso risaltava illuminato dalla debole luce del tablet che aveva in mano, la cui luce fredda metteva in risalto un espressione perversa dipinta sul viso stravolto dall'orgasmo che stava per arrivare.
    
    Si stava masturbando furiosamente guardando le foto che mi aveva rubato il giorno prima al mare, dove lo avevo accompagnato assieme ai genitori dei quali ero al servizio da ormai quasi un anno.
    
    Sentimenti diversi mi scivolavano addosso, da un certo punto di vista la cosa mi turbava, ma non potevo resistere a quello che ormai per me stava diventando una droga.
    
    Stuzzicarlo e farmi spiare in situazioni sempre più scabrose gratificava il mio esibizionismo e la voglia di essere desiderata.
    
    Vedere quanto fosse forte suo desiderio per il mio corpo mi indusse a scorrere le dita lungo tutto l'interno delle mie cosce fino ad arrivare a sentire quanto mi stavo bagnando.
    
    Lo vidi mentre aveva ...
    ... l'orgasmo inarcare la schiena e sporcare letto e parquet senza nessun riguardo, gli schizzi erano densi e parevano non finire mai.
    
    Si riversò sul letto con il seme che gli colava sugli addominali.
    
    La consapevolezza che l'indomani quel disastro lo avrei dovuto pulire io davanti ai suoi occhi, mentre mi guardava fingendo di studiare mi diede una scossa tra le cosce che dovetti calmare con il pollice e l'indice che nervosamente iniziarono a lavorare sul mio clitoride.
    
    Mi ricomposi e velocemente andai verso il bagno, avevo il fiato corto, entrai senza chiudere a chiave, mi sedetti sul water con la vestaglietta aperta e il mio sesso sporco di umori ben esposto.
    
    Aspettai pochi istanti, sapevo che Marco sarebbe venuto a ripulirsi convinto che tutti in casa stessero dormendo.
    
    Sentii la maniglia girare, allargai le cosce e socchiusi gli occhi lasciando che un rivolo di urina iniziasse a zampillare.
    
    "O mio dio scusa Sonia...""
    
    Ci ritrovammo fermi in una bolla di tempo e sensazioni che ci si cristallizzarono addosso, lui imbambolato con la maniglia in mano ed il pene moscio che sgocciolava coperto solo dai suoi boxer usati a mo' di straccio, io nuda e vulnerabile, esposta in modo osceno mentre non smettevo di urinargli davanti.
    
    "No scusami tu Marco non ho chiuso, sono stata una stupida...fai pure ora me ne vado subito..."
    
    Mi asciugai, lo feci come se lui non fosse li, poi mi alzai rassettandomi la vestaglietta e passandogli di fianco strusciando il raso sulla ...
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