1. Dolcemente viaggiare


    Data: 21/02/2020, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    Spesso, il fato opera in modi misteriosi. Di certo, Mauro non si sarebbe mai aspettato che un viaggio iniziato in maniera negativa potesse riservargli sorprese a dir poco piacevoli.Il primo impatto non fu dei migliori. Salire in corriera e notare che, come sempre, non veniva fatta rispettare la numerazione dei posti prenotati, gli creò un certo disappunto. Soffriva sin da bambino di un mal d�auto che solo rare volte aveva evitato di assalirlo durante gli spostamenti. Quando non poteva fare a meno di salire su un autobus prenotava sempre i posti davanti, per limitare il più possibile i danni, in quanto, potendo vedere la strada, i sintomi si presentavano in maniera decisamente meno intensa.Come sempre, però, per rivendicare il suo diritto ad occupare il posto numero sette avrebbe dovuto iniziare una querelle infinita con chi era seduto su quella poltrona. Disguido che, senz�altro, si sarebbe concluso col solito �ma i posti sono casuali, non facciamo rispettare la prenotazione�, da parte del solito autista svogliato alla guida del mezzo. Mauro non aveva voglia di perder tempo in discussioni inutili, non quel giorno.Pertanto, lasciò perdere le polemiche e si guardò intorno alla ricerca di un posto vacante. Lo trovò nelle ultime file, le uniche due poltrone libere del bus. �Almeno potrò poggiare il giubbotto senza tenerlo in braccio�, pensò.Nel sedersi notò il sedile davanti lievemente reclinato, il che gli causò non poche difficoltà nel passare alla poltrona con più spazio, ...
    ... quella vicina lato finestrino. Mentre si accomodava, vide spuntare il volto di una ragazza dal varco tra i sedili. Mauro valutò che quella brunetta così graziosa potesse avere non più di venticinque anni, almeno cinque o sei meno di lui. Aveva dei lunghi capelli castani raccolti in una coda di cavallo e i dolci lineamenti del viso erano perfettamente visibili. Gli zigomi alti e i grandi occhi scuri le conferivano uno sguardo accattivante. Le labbra, rosee e morbide, erano schiuse in un lieve sorriso, che lasciava intuire degli incisivi un po� pronunciati e bianchissimi. La forma affinata del volto faceva pensare ad una corporatura esile, in linea col senso di delicatezza che quella ragazza emanava.La sconosciuta sorrise appena a Mauro, che la guardò affascinato e gli sussurrò: �Scusami per il sedile, ma il bambino si è addormentato�. Solo allora, sporgendosi appena in avanti, il ragazzo notò la piccola creatura raggomitolata sulla poltroncina reclinata. Un bambino di circa quattro anni, di cui erano visibili solo i folti capelli neri a spazzola e le guance tornite. Di rimando, Mauro sorrise alla sconosciuta. �Non ti preoccupare, non mi dà fastidio�, le rispose.I minuti successivi trascorsero senza alcuno scambio di battute tra i due, con Mauro assorto nell�ascoltare la musica diffusa dagli altoparlanti disseminati nella vettura. Di tanto in tanto, la mammina si protendeva verso il figlio, per accertarsi delle sue condizioni. Nel farlo, spesso, si voltava in direzione del suo ...
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