1. 210 . Marco prende analmente sua sorella Alba


    Data: 21/02/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Ci svegliammo nello stesso letto, abbracciati, fratelli e amanti, poi lui ancora mezzo addormentato, si girò dall�altra parte e io potei ammirare il suo bellissimo fisico. Scostai il lenzuolo che gli copriva appena il sedere ed estasiata rimasi a guardare le sue meravigliose forme mascoline. Avevo l�impressione che Marco si depilasse, era troppo liscio perché lo fosse naturalmente. Comunque, per me, che amavo vedere sulle riviste di gossip gli attori in costume e senza peli sul corpo, era una visione paradisiaca. In quella posizione fetale, notai come le sue gambe fossero muscolose, da atleta quale lui era, e poi il suo sedere, perfetto ben esposto al mio sguardo; fra le natiche il solco lasciava intravedere appena la sua rosetta anale. Avrei voluto toccarlo, proprio lì, per capire, per vedere, per cogliere le sue reazioni; poi lasciai perdere e a malincuore lo ricoprii. In quel momento, forse disturbato dai miei movimenti, lui si girò supino. All�altezza del suo pube il lenzuolo formava come una piccola tenda canadese; io attratta come un pezzo di ferro da una calamita, fissai il mio sguardo in quel punto ed immaginai la sua potenza, la sua durezza, la forma cilindrica con il suo fungo alla sommità, il tutto era appena celato da un leggero e candido telo di lino. Senza provare vergogna, senza remore o condizionamenti, portai la mia mano destra su quel cucuzzolo e ne accarezzai la sommità. Lui aprì finalmente gli occhi e mi guardò, poi �.�Ciao Alba, uuummmhhh il buongiorno ...
    ... si vede dal mattino ���Ciao Marcuccio mio, hai dormito bene? Hai ripreso energie?��Uuummhhh, si, non vedi che le ho recuperate del tutto? Guarda !!�Scostò delicatamente la mia mano e fece volare le lenzuola in fondo al letto. Il suo pennone inalberato e maestoso svettò finalmente libero. Lo desideravo, ne ero stregata e incantata, mi sentivo sedotta da quel grosso e lungo cilindro di carne ��Che voglia che mi fai venire, sei troppo bello, amo te e amo pure � lui ���Più me o più lui?��Ummmhhh �. tutti e due allo stesso modo ���Toccalo ancora come prima ��Glielo presi in mano; una sensazione stupenda stringerlo fra le dita, tastarne la durezza, la consistenza marmorea, sfiorargli la delicata pelle del fusto e quella del glande, paonazza, tesa e lucente, vellutata ed estremamente sensibile.�Alba, fermati, prima devo fare la pipì ���Anche io la dovrei fare ��Scese dal letto mi prese per mano e ci avviammo in bagno, io con un desiderio irrefrenabile d�avere il suo grosso cazzo infilato fra le gambe e lui preceduto dal suo cannone che sussultava e vibrava ad ogni passo. Lo vidi prenderselo in mano ed abbassarlo verso la tazza del wc, mi avvicinai a lui e sostituii la sua mano con la mia. Che sensazione particolare, mi parve d�essere io un maschio e provai la soddisfazione di guidare il getto d�urina dirigendolo qua e là. Il cazzo era sinonimo di potere per gli uomini. In quel semplice gesto loro dimostrano la loro potenza, mentre noi accovacciate sembriamo quasi subire dimostrando ...
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