1. Siamo adattabili e complici


    Data: 21/02/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... lui.�E� buonissimo tesoro, tiepido e saporito� - aggiungo io. Se non fossi indisposta mi sarei fatta scopare lì in piedi, dietro quel muro.Io avevo notato fin da subito quel profilo in chat, quella foto, quello sguardo m�aveva incuriosito e il brivido lungo la schiena che il cacciatore sente quando ha una preda a tiro si era fatto sentire. Per problemi tecnici, non potevo essere io a iniziare la chat, in tal modo avevo lasciato un messaggio di saluto nella bacheca. Il giorno seguente ritrovai la risposta e iniziammo la conversazione online parlando di vari argomenti. Una donna mi deve stimolare, mi deve risvegliare intellettualmente, altrimenti non mi dice nulla ed Elena aveva un cervello dinamico e notevole. Scoprii con piacere che aveva anche un bel paio di tette e la piacevolissima conversazione in chat durò per ben tre ore. Inevitabile non pensare d�incontrarsi seppur essendo lontani, tuttavia il caso volle che lei per questioni lavorative fosse in una località balneare facilmente raggiungibile da me, così il venerdì sera successivo fissammo l�appuntamento in un bar.Durante quell�incontro c�erano perfino dei suoi colleghi al bar, lei con arguzia mi presentò come amico. Non ci fu nessun imbarazzo, poiché la conversazione si svolse com�era accaduto in chat in maniera piacevole, simpatica e spassosa. I suoi colleghi se ne andarono dopo pochi istanti, così potemmo finalmente baciarci liberamente, in principio in maniera lieve successivamente sempre più intensamente. La ...
    ... voglia era palpabile da parte d�entrambi, perché Elena colse al volo il mio invito per una passeggiata in riva al mare.Eravamo nel mese di giugno agl�inizi della stagione, c�era il giusto e gradevole caldo, il vento colpiva i nostri corpi, ma ormai eravamo lanciati. Io sentivo il suo leggero ansimare nella voce dovuto alla prosperante eccitazione, Elena con abile mossa aveva pertanto sfiorato la mia erezione oppressa nei jeans. All�interno d�un grande sgabuzzino adibito con viveri e bevande tutto cominciò. Come avevo previsto lei fece la prima mossa e in maniera repentina slacciò la cintura abbassandomi i pantaloni e impadronendosi subito del mio carnoso cazzo. Là, in quella circostanza, compresi subito che era dotata di un�abile perizia e d�una collaudata maestria, perché usava con arte la saliva per lubrificare l�asta per non crearmi nessun fastidio, inoltre lo ingoiava tutto fino in fondo facendomi vaneggiare, oltre a ciò vederla lì inginocchiata mi eccitava parecchio scompaginandomi le membra. Con le mani raggiunsi le sue splendide e straripanti tette, iniziai a giocare con quei due piccoli gioielli che erano i suoi capezzoli. Elena apprezzò nel sentire i suoi mugolii e lamenti di piacere, cosicché io insistetti. A un certo punto la fermai, poiché non volevo sborrare rapidamente, perché ambivo assolutamente alla sua bocca.In quell�occasione ci lanciammo in un bacio lungo e selvaggio, intanto che le mie dita strapazzavano i suoi capezzoli, portandola a un orgasmo inaspettato e ...