1. Un pomeriggio di fine estate Pt 1


    Data: 21/02/2020, Categorie: Lesbo Autore: Blue93

    ... penso ai miei problemi. Quando sono a casa combino sempre casini" dice versandosi un altro bicchiere di Prosecco. "No, non è vero. Tu ti stai rintanando nel lavoro, ma non è questa la soluzione ai tuoi problemi". "Sì invece. Non devo pensare ai miei sentimenti, quelli vengono dopo tutto". "No, quelli vengono al primo posto. Devi ragionare col cervello ma anche col cuore, altrimenti la gente scappa dopo un po'. Devi aprirti". Esita facendomi capire che non approva quello che ho appena detto. Infine si accende una sigaretta mentre io non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di lei seduta sul water. In un attimo di silenzio i nostri occhi si incontrano ed è lì che lo dice, in un sussurro: "Scopiamo?". Penso di non aver capito bene quindi sorseggio un altro po' di Prosecco e sorrido, ma poi torno immediatamente seria e la guardo dritta negli occhi. "Che cos'hai detto?". Il cuore a mille. "Lascia stare". "Assolutamente no. Adesso lo ripeti". "No..." scuote la testa ma sorride. Le prendo la sigaretta dalle mani e la getto, poi mi accuccio davanti a lei e le prendo il viso fra le mani. "Dillo ancora". Le sono ad un centimetro dalla bocca. "No...". "Sì invece". Sfioro le sue labbra con le mie ma lei non ricambia. Temo che mi respinga. "Non possiamo". "Perché no?". "No...". "Dammi un solo valido motivo per cui non dovremmo farlo adesso". Temo mentre continuo: "Hai paura?". Scuote la testa. "E' perché non ti piaccio?". Risposta ancora negativa. "Allora perché?". Abbassa la testa ...
    ... ma io gliela rialzo continuando a tenerle il viso fra le mani. "Perché ho altro per la testa...". "Anche io! E' proprio per quello che è il nostro momento. Per salvarci a vicenda". Davanti a queste parole china la testa e la appoggia al mio petto. Capisco che si è piegata, capisco che è mia, che finalmente ho abbattuto la barriera che avevamo creato. Non appena la rialza i suoi occhi sono diversi, sono vivi, potenti e so che sarà lei a dominare. "Andiamo allora" dice alzandosi dalla sedia. Per un momento non capisco e mi limito a seguirla dentro a casa. "Dove?". "A scopare". "Ma aspetta...". Mi interrompe bruscamente: "Mi hai provocata, adesso non pensare di tirarti indietro". Rido portandomi una mano in mezzo alle gambe. Ho bisogno di fare la pipì. Assolutamente. Lei sembra quasi leggermi nel pensiero e mi precede: "Prima però devo fare una pipì". Saliamo al piano superiore mentre io le saltello dietro come un bambino dicendo: "Vengo con te". "Va bene!", ridiamo e andiamo in bagno insieme. Per la seconda volta si abbassa jeans e mutandine davanti a me e si siede sul water lasciando andare un'altra lunga pipì. Questa volta però, anziché rialzarsi i vestiti una volta terminato, se li sfila e si sposta sul bidè. Vuole fare le cose fatte bene. "Mentre tu ti lavi io faccio la pipì". "Ok". Il water è vicinissimo al bidè e il pensiero di farla così, accanto a lei, mentre se la sta lavando, mi eccita e mi imbarazza. "Mi vergogno.". "Ma smettila", "dai falla". Mi guarda e inizia a ...