L'infermiera - Racconti Erotici

L'infermiera

... ricominciammo con il secondo round.Ricominciammo con un altro bellissimo 69 ma questa volta era lei sotto e mi rese, con gli interessi, le stesse attenzioni che io le avevo dedicato prima: con un guanto ed un po� di vaselina, cominciò a penetrarmi delicatamente prima con il solo dito medio fino ad arrivare a penetrarmi con tutte e quattro le dita escluso il pollice andando avanti e indietro fino a che non le venni in bocca facendole gustare, parole sue, la migliore panna montata che avesse mai bevuto �Il tempo a nostra disposizione era quasi giunto al termine, presto avrei dovuto tornare in camera facendo finta di avere vissuto un meraviglioso lunghissimo sogno � ma prima di salutarla le chiese se potevo farmi una doccia; mi accompagnò in bagno e mi chiese maliziosamente se, per caso, non avessi bisogno di una mano � le risposi che la mano di cui avrei avuto bisogno era in fondo al braccio � il suo braccio e così dicendo la trascinai dentro il box doccia.Io lavai lei dedicando tutte le attenzioni alla sua terza, ai suoi due buchini � e alla sua bocca e lei fece altrettanto � quando poi arrivò ad insaponare il mio fido amico � beh, decise di tentare un�operazione di puro contorsionismo e sollevando una gamba in verticale perfetta, ricordi di dieci anni di danza classica, la appoggiò sulla mia spalla e mi pregò di scoparla e di venirle ...

... dentro.Aggiungendo di non preoccuparsi di nulla perché, a tempo perso, si faceva scopare anche dal primario di ginecologia e che domani, sarebbe andata a trovarlo per farsi dare �la pillola del giorno dopo�.Dopo quell�ultima meravigliosa scopata che la portò ad un orgasmo devastante, mi rivestii e tornai in camera mia in attesa dell�intervento portando con me il ricordo di quella meravigliosa notte di sesso tanto selvaggio quanto dolce.Scesi in sala operatoria verso le dieci di mattina e feci ritorno in camera dopo circa tre ore � ero ancora sotto l�effetto dell�anestesia quando ricevetti la visita gradita ma inaspettata di Oksana � era il suo giorno di riposo e aveva pensato di venirmi a trovare per vedere come stavo dopo l�intervento.La guardai con uno sguardo a metà tra l�eccitato ed il rassegnato cosciente dell�impossibilità di poter fare qualsiasi cosa � vuoi per l�effetto dell�anestesia, vuoi per i punti di sutura.Con il solito sguardo malizioso che ormai conoscevo bene, mi lasciò il suo numero di cellulare e mi disse di chiamarla appena mi avessero tolto i punti che sarebbe venuta volentieri a trovarmi a casa, per seguire personalmente il mio percorso riabilitativo �Peccato che questa è una storia, frutto della mia fervida fantasia però come si suol dire la speranza è l�ultima a morire �Graditi sempre i vostri commenti a: il_feticista@hotmail.it