1. La collina del piacere


    Data: 23/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    ... mi andava.” Mentre parlavamo lui continuava a segarmi mentre io continuavo a tenere il suo cazzo tra le mani, l’eccitazione cominciava a salire dentro di me. Devo dire che mi masturbava molto bene, ad un buon ritmo con un movimento lungo e piacevole. Io cercavo di trattenermi, era molto piacevole sentire la mano di un ragazzo che andava e veniva sul mio cazzo, ma la voglia ormai era troppo forte e mi lascia andare e decisi di godere. Inarcai la schiena e tre lunghi getti di sperma uscirono dalla mia cappella. Lui continuò a masturbarmi ancora per qualche istante con la mano tutta bagnata dalla mia sborra, quindi mi disse: “E’ meglio che con mio cugino, il tuo cazzo più grosso è più facile da tenere in mano e si masturba meglio, poi schizzi un sacco!” “Io invece, al contrario, trovo che il tuo cazzo, anche se piccolo, è più bello da masturbare, poi senza peli è più morbido e gradevole. Devo dire – aggiunsi ridendo - che alcuni dei miei amici hanno un cazzo per il quale occorrono due mani per masturbarlo.” Si era fatto tardi, lui doveva rientrare. Ci era piaciuto un sacco tanto che ci demmo appuntamento per il giorno dopo, sempre qui nel boschetto, anticipando il nostro incontro per avere più tempo da dedicarci. L’indomani all’ora stabilita ci ritrovammo nello stesso posto, come sempre, per nostra fortuna, non c’era anima viva. Non sapevo come accoglierlo, ci baciammo sulla guancia in modo goffo tanto sfiorarci e labbra, mentre le mani subito iniziarono ad accarezzare i ...
    ... nostri genitali. I nostri pantaloncini e le nostre magliette subito volarono via mostrando i nostri cazzi già duri. Avevo portato un plaid tanto che ci sdraiammo a terra sempre tenendo i nostri cazzi reciprocamente in mano. “Ti sego prima io.” Mi disse, ormai era diventata una cosa naturale masturbarci e subito iniziò il movimento di va e vieni impugnando appieno il mio cazzo. Come il giorno prima non potei resistere alle sue carezze e sborrai con ancora più piacere. “Ehi, oggi ne hai fatta meno di ieri!” “Si, hai ragione, ieri sera mia moglie ha voluto farmi un pompino, ma ho chiuso gli occhi ed ho pensato che fossi tu a farmelo.” “Anche io ieri sera mi sono masturbato pensando a te.” “Ok. Adesso tocca a me segarti.” Gli dissi. Iniziai a toccarlo lentamente, molto lentamente e mi fermavo quando mi accorgevo che i suoi movimenti pelvici aumentavano troppo. Poi riprendevo il ritmo allungando la corsa della mano per fare uscire dal prepuzio la sua cappella rosa fino a quando, come il giorno prima, con uno spasmo, emise un piccolo getto di sborra che, stranamente trovai più densa ed abbondante del giorno prima. Golosamente leccai dalla mano sporca di sperma il suo succo, era quasi dolce, zuccherino, veramente delizioso il primo sperma dell’adolescenza. Restammo per un po’ nudi, distesi l’uno vicino all’altro a parlare del più e del meno ma soprattutto di sesso. Eravamo talmente rilassati che sonnecchiando, per svegliarci posi la mia bocca sulla sua, lui non rifiutò e gli stampai un ...
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