1. La collina del piacere


    Data: 23/02/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    Premessa: è la prima volta che, io etero, mi cimento in un racconto di genere "gay". Ho cercato di immedesimarmi nel personaggio tanto che, mentre lo scrivevo, a volte mi eccitavo. Spero che il prodotto sia di vostro gradimento. Grazie e buona lettura.
    
    Una delle mie passioni è la bicicletta, in particolare la mountain bike perché mi permettere di poter faticare e stare da solo a contatto con la natura infatti, grazie anche al mio lavoro che me lo permette, solitamente esco durante la settimana quando non c’è nessuno. In particolare amo un percorso lungo una collina ai piedi delle Prealpi Lombarde dove, alla fine della salita c’è una sorgente alla quale dissetarsi, un tronco sul quale sedersi ed un piccolo spiazzo all’ombra, ai limiti di un bosco, dove potersi distendere a riprendere le forze. Dopo la dura salita mi piace sdraiarmi e fantasticare, i miei pensieri si rincorrono e le mie fantasie sono in libera uscita. Il contatto diretto con la natura, i suoi odori ed il suo silenzio mi stimolano anche pensieri erotici. Pochi giorni fa, a proposito, mi successe una cosa molto curiosa. Mentre ero disteso come faccio solitamente, un pensiero erotico mi aveva provocato un’erezione. Immedesimato in quella fantasia, mi accarezzavo il cazzo ormai duro e ben evidente sotto i pantaloncini aderenti da ciclista, il grosso e lungo bozzo non si poteva nascondere. Ero così preso da quella situazione che non mi accorsi che un altro ciclista, un ragazzo, stava bevendo alla sorgente e ...
    ... con la coda dell’occhio non si perdeva un attimo di quello che stavo facendo. Appena lo vidi, cercai di ricompormi e, mentre il mio cazzo ovviamente si stava ammosciando, notai che invece aumentava il bozzo nei pantaloni del ragazzino.
    
    Si, è vero, ho trent’anni e sono sposato con una bella e sexy ragazza ma le mie prime esperienze sessuali le ho vissute tra maschietti, in particolare con un mio cugino di 5 anni più grande. Allora io frequentavo ancora le elementari, lui mi iniziò con la solita scusa di giocare al “dottore”. Mi spogliava, mi visitava accarezzandomi in tutte le parti del corpo, mi misurava la febbre infilandomi una matita nel culetto e soprattutto mi controllava se il pisello era sano. Me lo scappellava e me lo accarezzava fino a farmelo diventare duro e continuava fino a quando io sentivo un brivido nella zona pubica, erano i miei primi orgasmi senza emissione di sperma. A me piaceva questo gioco, continuammo per diversi anni, ormai la scusa del “dottore” non serviva più, lui, oltre che segarmi iniziò anche a succhiarmelo tanto che le mie prime gocce di sperma furono per la sua bocca, ed io a ricambiargli i piaceri. Poi, come succede, le strade della vita ci separarono, ma a me, quando si presenta l’occasione, piace ancora giocare con il cazzo di qualche maschietto compiacente.
    
    Vedendo il ragazzino che mi osservava cercai di uscire dall’imbarazzo salutandolo. ”Ciao, coma mai qui oggi? Non c’è scuola?” “No, sciopero dei professori oggi e domani, ne ho ...
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