Mia zia Paola
Data: 15/11/2017,
Categorie:
Feticismo
Maturo
Tabù
Autore: blowes, Fonte: xHamster
... venivano dalla sua stanza. Senza far rumore mi soffermai a guardarla, dal piccolo spazio tra la porta e il muro. Uno spettacolo inatteso si presentò ai miei occhi.Si era alzata la vestaglia, e aveva le gambe aperte stava a cosce larghe e con una mano si toccava la figa masturbandosi, con l’altra mano, si accarezzava una tetta tormentando il capezzolo si contorceva sul letto fino a quando un sospiro più forte del solito sanciva il suo orgasmo.Andai a letto a farmi l’ennesima sega. L’indomani appena sveglio mentre lei era in bagno, andai a frugare nel suo letto, in mezzo alle lenzuola… non c’era nulla, aprii il cassetto del suo comodino e trovai avvolto in un fazzoletto un cetriolo che odorava di figa. Era chiaro che si masturbava con quell’ortaggio.La mia fantasia cominciava a volare, volevo scopare mia zia, era diventata come una febbre, non capivo se era giusto o sbagliato, volevo quella donna, volevo toccarla, leccarla, chiavarla, la volevo e basta.Nella casa di mia nonna c’era un enorme balcone che dava sulla via principale. durante la festa del paese, i vicini venivano lì, per affacciarsi e vedere sfilare la banda e le allegorie della festa. Il balcone in quell’ occasioni era pieno di persone.Mia zia si affacciava , ma rimaneva dietro, tra la stanza e il balcone, per senso di ospitalità… dava spazio ai suoi vicini.Anch’ io mi affacciai e mi mise dietro di lei, appoggiando il mento sopra la sua spalla e cingendole le braccia attorno alla vita, Lei sorrise, mettendo le ...
... sue mani sulle mie, che nell’abbraccio avevo volutamente posizionato sul suo addome, proprio sotto i seni, sentendo il gonfiore di quei meloni.Non mi ero appoggiato, sentivo sui miei genitali la protuberanza del suo bel culo. E quel vestitino leggero era come se non esistesse. Avevo paura di una sua reazione, ma mia Zia stava ferma, Cominciai a muovermi lentamente, incoraggiato dalla sua apparente indifferenza, strusciandole il membro nelle natiche. Lei continuava ha tenere le sue mani sopra le mie, come se nulla fosse. Allora cominciai a stringerla un po’di più, per meglio appoggiarle il mio cazzo che era diventato duro. Mi inebriava l’odore del suo corpo che usciva dal vestito scollato .le mia mani cercavano in qualche modo di toccare quei grossi seni fino a quando raggiunsi con le punta delle dita i suoi capezzoli. Lei incrociava le sue braccia sopra i seni per darmi la possibilità di toccarglieli.Ero eccitatissimo il mio cazzo era appoggiato alle sue natiche e Lei sentiva quella pressione, ma stava ferma, allora osai un po’ di più. Abbassai una mano e le alzi la veste accarezzandole il culo.Continuai così per un po’ di minuti, fino a quanto mia zia cominciò a muoversi per liberarsi di quell’abbraccio. è andò via. Scappai subito al bagno per masturbarmi, eiaculai tutto il mio sperma sulle sue mutande che trovavo regolarmente sullo sgabello.La mattina mi alzai un po’ più tardiLei era in giardino è stava facendo il bucato, (lavando dei panni) nella piletta. Mi avvicinai e lei ...