1. Finalmente mia 4


    Data: 01/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Robytoon

    Ciao, chiedo scusa per la mia lunga assenza, ma il lavoro mi occupa gran parte del tempo. Eravamo arrivati all'ultimo giorno di vacanze e decisi che sarebbe stato un giorno speciale. Mi svegliai alle prime luci dell'alba, mentre mia madre dormiva ancora. Mi feci una bella doccia, una colazione abbondante e aspettai che mia madre si svegliasse. Si svegliò alla solita ora e mi feci trovare seduto ai piedi del letto, la fissavo. Mi venne incontro e mi baciò. -"Come mai sei già sveglio? Sei caduto dal letto?!" Scherzò. -"Oggi è l'ultimo giorno di vacanze e voglio che sia un giorno da ricordare. Fatti una doccia e preparati che usciamo." Non disse nulla, mi guardò solo con aria interrogativa ed entrò in bagno per prepararsi. Finita la doccia uscì dal bagno per vestirsi e la fermai. -"Per oggi ci saranno un paio di regolette: niente biancheria, no reggiseno e no mutandine, di qualsiasi forma e tipo. Secondo punto: solo vestiti che permettano un mio facile 'accesso', quindi niente pantaloni lunghi." Mi guardò inizialmente stranita, poi il suo sguardo divenne un misto di malizia e curiosità. -"Come vuoi" rispose Prese qualche indunento, senza farmi vedere, entrò in bagno e si preparò. Cinque minuti dopo uscì dal bagno. Si era messa un top bianco senza spalline molto aderente, che faceva trasparire quanto bastava per capire che non portasse il reggiseno; sotto si era messa una minigonna nera anch'essa molto aderente e dei sandali con plateau e un tacco molto alto che le slanciavano ...
    ... le gambe e il culo, già molto sodi a cose normali. -"Alza la gonna, voglio essere sicuro che tu non stua barando" le dissi. Alzò la gonna mostrandomi la sua fichetta depilata. -"Bravissima" le dissi avvicinandomi a lei. La baciai e le massaggiai la fica per qualche secondo. -"Ora andiamo a fare una passeggiata" e ci incamminammo verso la hall dell'hotel. Una volta arrivati nella hall le sussurrai all'orecchio che fino alla sera avrebbe ubbidito a tutti i miei ordini. Lei annuì sorridendo. Come primo ordine le dissi di alzarsi leggermente la gonna, quanto bastava per far notare la parte inferiore delle chiappe, arrivare al centro della hall e chinarsi a far finta di sistemarsi i sandali senza piegare le gambe. Ubbidì senza fiatare e quando si chinò tutti gli uomini nella hall si voltarono verso di lei. Si ricompose e si avviò all'uscita. Una volta fuori mi guardò, sorrise e mi disse: -"Questa era facile" -"Non preoccuparti, abbiamo tutto il giorno, non abbiamo ancora iniziato" Ci avviammo a piedi verso il centro. Non avevo un prigramma della giornata, mi limitavo a improvvisare. Arrivati nelle vicinanze di un bar ci fermammo a bere qualcosa. Ordinai una bottiglietta d'acqua e un bicchiere di prosecco. Ci accomodammo a un tavolo e il barista ci portò ciò che avevo ordinato. -"Posso chiederle un favore? Se non le dispiace vorrei il tappo della bottiglia di prosecco se non le serve" -"Certamente, glielo porto subito" rispose. -"A che ti serve un tappo amore?" Mi chiese mia madre ...
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