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Finalmente mia 4
Data: 01/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Robytoon
... -"Non preoccuparti, servirà più tardi" Il barista mi portò il tappo e lo misi in tasca. -"Allora quali sono i prossimi ordini?" Chiese mia madre appena il barista si allontanò" -"Prendi la bottiglietta d'acqua e bagnatti le tette" Ubbidì. Poi chiamai il barista e gli chiesi un fazzoletto per mia madre. Il barista rimase di sasso. Non riusciva a distogliere lo sguardo dalle tette di mia madre, messe in bella mostra dal top bagnato, poi portò il fazzoletto. Quando il barista si allontanò diedi un nuovo ordine: -"Andiamo in bagno, ho bisogno di un pompino come solo tu sai fare, mi sto eccitando, e a quanto pare anche te: hai i capezzoli belli dritti!" -"Perfetto, andiamo" rispose. Si alzò ed entrammo in bagno, chiusi la porta e mi slacciai i pantaloni. Mia madre si era già inginocchiata, mi afferrò il cazzo e cominciò a leccarlo dalla base alla cappella. Quando fu abbastanza bagnato se lo infilò tutto in bocca e iniziò a spompinarmi e a massaggiarmi le palle. Quando fui sul punto di venire le dissi di tirare giù il top e tirare fuori le tette. Lei lo fece, senza smettere di ciucciare. Le venni sul seno e le dissi di sistemare di nuovo il top senza pulirsi. Lo fece e uscimmo. Pagai e salutammo il barista. Col caldo che c'era il top si asciugò subito. -"Cerchiamo una panchina all'ombra, ho caldo" dissi Poco dopo trovammo un parchetto con delle panchine, immerso nel verde e mi sedetti. Prima che mia madre si fosse seduta la fermai -"Prima di sederti alzati per bene la gonna e ...
... mettiti di spalle davanti a me" Appena l'ordine fu eseguito infilai la faccia tra le sue chiappe e inizia e leccarle la fica e il buco del culo. Ansimava. Poi mi slacciai i pantaloni e le dissi di sedersi su di me. Lei mi afferrò il cazzo e se lo portò al buco del culo sendendosi poi di colpo. Ebbe un sussulto e iniziò a cavalcarmi, ansimando. Le tirai giù il top, mettendo in mostra le tette e gliele afferrai. Iniziai a dare energici colpi d'anca fino a farla venire. Poi la alzai senza sfilarmi e la appoggiai al tronco di un albero. Continuai a scoparla sempre più forte e venne ancora, il mio orgasmo seguì subito dopo riempendola. Sfilai il cazzo lentamente e tirai fuori dalla tasca il tappo. -"Ecco a cosa serviva il tappo" le dissi e glielo infilai nel culo lasciandole dentro tutto il mio sperma. -"Ora ricomponiti che non abbiamo finito" Lei mi guardò maliziosamente e si sistemò. Ci incamminammo di nuovo. Arrivammo in un mercato piuttosto affollato. -"Sfilati il tappo dal culo e lasciati colare lo sperma giù per le cosce" Ubbidì nuovamente, mi restituì il tappo e lo sperma iniziò a bagnarle copiosamente le cosce. Lei si portò una mano in mezzo alle gambe, ne prese un pò e lo assaggiò. -"Mi piaci quando fai la porca" -"E a me piace essere porca con te" mi rispose. A questa risposta la presi per mano e la portai in un vicolo, la appoggiai spalle al muro le tirai giùla gonna e la presi in braccio. Le nostre lingue si intrecciavano e nel frattempo le infilai il cazzo di nuovo nel ...