1. Vacanze al Cairo - Capitolo otto


    Data: 05/03/2020, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... “Per Dio non fermarti!”Ancora una volta gli obbedii e continuai, non che volessi fermarmi ad ogni modo. Continuai il più a lungo possibile prendendo piacere il più a lungo possibile, variai la velocità, fermandomi quando sentivo avvicinarsi l’eiaculazione, e vi assicuro che non era facile!Poi non riuscii a resistere più a lungo e cominciai a spingere con forza e profondamente dentro di lui.Mentre venivo Michele emise un forte: “Oh Shiiiiiit!” e spinse indietro contro di me così forte che sentii le mie palle picchiare contro la cima delle sue cosce.Sparai il mio succo d’amore dentro di lui e lo tenni là finché io sentii il pene ammorbidirsi e lo estrassi con dispiacere. Michele si alzò, si girò e mi succhiò fuori lo sperma rimanente.Misi le braccia intorno al suo collo ed appoggiando la testa alla sua spalla.“OK, ora siediti un po' qui” rispose sedendosi sulla toeletta.Guardando la sua erezione enorme, dissi ridendo che se pensava che mi sarei seduto su quello, era meglio che cambiasse idea!“Cosa c’è, hai paura?” Disse e mi tirò giù su di se. Sentii la sua verga tra le mie natiche e mi contorsi fino a che non fu ben sistemato nella fessura.“Alzati un po'“ Lo sentii dire. Indovinando quello che stava per fare, mi chinai in avanti con le mani sulle ginocchia.“Ora siediti piano.”Facendolo tentai di scivolare giù sull'asta del suo cazzo. Ci vollero due o tre tentativi, ma poi ce la facemmo ed io mi sedetti sulla sua erezione. Chiaramente Michele non riusciva ad incularmi bene, ma ...
    ... trovai che se mettevo le mani sul sedile della toeletta, potevo muovermi su e giù a sufficienza per farlo godere! Non solo, scoprii che se stringevo le chiappe nel momento giusto, le cose miglioravano ancora!“Vai! Vai!” Disse Michele ed io lo feci.Non ci volle molto prima che venisse e penso di aver contribuito ad esaurirlo completamente massaggiandogli l’uccello col mio culo! Comunque ora eravamo ambedue esauriti e rimanemmo seduti abbracciandoci ed accarezzandoci a lungo. Michele non si prese la briga di rimuovere il suo pene ora flaccido dalla sua casa temporanea.Michele mi stava leccando piano intorno ai capezzoli mentre ero seduto sulle sue ginocchia quando si fermò e senza guardarmi disse: “Tony, tutto bene?”“Sì. Perfettamente.” Sospirai: “E tu?”“Sì. Ascolta.”Dal tono della sua voce capii che stava per dire qualche cosa di importante e smisi di giocare coi suoi capelli.“Cosa?” Chiesi piano.“Quando questa mattina mi sono incazzato con te, bene, io non sapevo allora perché lo facevo, ma ora penso di averlo compreso.”Capendo che non dovevo dire niente, rimasi fermo ed aspettai.“Ero geloso di te. Probabilmente può sembrare stupido, ma lo ero. E non posso farne a meno. Anche quando stavamo parlando dei camerieri nel ristorante, io ero invidioso. Ho tentato di scherzare un po' insieme a te, ma non ha funzionato; per qualche ragione tutto mi faceva innervosire. Sai che mi piaci, non è vero?”“Sì” Risposi piano.“Bene” Continuò sempre senza guardarmi: “Tu mi piaci molto. Molto è ...
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