1. Finalmente mamma


    Data: 08/03/2020, Categorie: Incesti Autore: poporno

    ... dello sperma di mio padre. Mi diede uno schiaffo. "Vattene subito prima che lo dica a tuo padre!" Il dolore del rifiuto, misto alla paura della reazione di mio papà mi fece riprendere e scappai in camera. Non ne parlammo più. Quando avevo ventuno anni mio padre mancò improvvisamente. Non eravamo mai stati molto affezionati e, per la verità, io mi ero trasferito a vivere da solo da quasi un anno. La cerimonia funebre fu tranquilla e veloce per fortuna. Da quel momento ovviamente iniziai ad andare a trovare mia madre più spesso di quello che facessi prima, per starle vicino. Passavano i mesi ma lei restava triste e sconsolata. Le mancava tutto di mio padre. Un giorno presi la decisione seria di parlarle, sperando di farla riprendere. "Mamma, devi smetterla di pensare a papà! Cerca di andare avanti..." "Ma figlio mio, mi manca tutto di lui..." "Ho capito mamma, ma devi ritrovare la felicità, e perché no, un altro uomo." "Giuse, ti confesso di averci già provato ma arrivato al momento importante... Non riesco... Mi fermo... Ho come paura." "Ma in che senso momento importante?" "Sì, quando c'è... Come dire... Da completare l'atto di amore..." "Ma dici fare sesso??" La interuppi stupito. "Sì... Non riesco... Penso a tuo padre e non riesco ad andare avanti. Mi irrigidisco, mi fermo e scappo via." Io la desideravo ancora moltissimo, quanto la prima volta se non più di prima. Era sempre bellissima, anche alla soglia dei 45 anni. "Ma mamma... Hai pensato... Che... Forse ti aiuterebbe ...
    ... farlo con uno che conosci bene ecco..." le dissi esitante. "Ma cosa dici giuse..." "No davvero... Ti potrebbe aiutare a farti sciogliere" "Ma non dire sciocchezze" "Non sto scherzando, ti farebbe stare più tranquilla e forse non lo percepiresti come un tradimento a papà!" "Ma non saprei... E comunque non conosco nessuno tanto bene" "Ma come no mamma! Ci sono qua io!" le dissi tutto di un fiato, facendo la mia mossa. "Ma cosa dici giuse!! Tu sei mio figlio!" "Sì mamma, ma sono anche un uomo ormai. Smettila di guardarmi come un bambino e permettimi di aiutarti." Mi avvicinai a lei, ma con un braccio mi respinse debolmente. "Vedrai ma'... Dopo starai meglio" sussurrai iniziandole a slacciare il vestito. Glielo sciolsi e rimase in lingerie. Mi tuffai a baciarla, da prima in bocca, poi scesi sul collo, il petto. Lei rimaneva fredda, immobile. Le tolsi il reggiseno. Morsi i suoi capezzoli, grossi e violacei, sporgenti. Li ciucciai con avidità. Lei si lasciò sfuggire un urlo di piacere. Continuai. Sentivo il suo fiato aumentare. Mi alzai in piedi e mi calai i pantaloni. "Dai mamma, so che sei brava..." Titubante lei mi abbasso i pantaloni... Ma non si avvicinò al mio cazzo in tiro. Si vedeva che era come combattuta. Con delicatezza le avvicinai le mai al mio pene. Era duro e voglioso. Le feci scorrere le mani lungo tutta l'asta. Poi, piano piano, le avvicinai la testa alla cappella. Lì forse si convinse, e inizio da prima a baciarla. Poi ne mise una parte in bocca, solo la cappella ...