Storia di un feticista
Data: 11/03/2020,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... fissarono Sara: sapevano che era una ragazza tranquilla e riservata, nessuno mai si sarebbe aspettato una reazione del genere.Stefano avrebbe avuto voglia di picchiarla, ma ovviamente non poteva. E, sempre ovviamente, Francesco non reagiva, cosa che comunque Stefano si aspettava.“Che c’è, hai le tue cose?” chiese ironicamente, per spezzare quel momento di disagio.“No, non ho le mie cose” disse Sara fingendo un sorriso. “Non puoi nemmeno immaginare cosa sia avere le proprie cose. Sono semplicemente seccata e stanca. Ora, mister Stefano, potremmo mangiare? Grazie, prego!”.“Wow, la ragazzina è proprio affamata stasera!” disse Luca, uno degli amici di Francesco. “Dai, mettiamo le pizze in tavola, prima che ci sbrani a tutti noi così come siamo”.Sara fu la prima a sedersi a tavola.“Caspita, non aiuti nemmeno a preparare?” chiese un altro amico di Francesco, Luigi. “Ti devono anche servire il piatto a tavola?”.Sara assunse un’espressione molto dolce.“Ma dai!” disse. “Sono una donzella in mezzo a tanti maschietti! Non volete nemmeno essere cavalieri? Mi aspettavo una marea di gentiluomini!”.“Sì, eccoci qua, madame! Tutti ai tuoi piedi! Contenta?” disse Luigi, e ridacchiò.Francesco strinse i denti. Ma perché tutte quelle allusioni proprio in quel momento?I ragazzi cominciarono a mangiare, e la cena fu abbastanza tranquilla. I ragazzi parlavano come al solito tra di loro. Sara era seduta vicino Francesco, Stefano e Luigi; poi, quando si è in molti, ci si disperde in gruppi, ed ...
... ogni gruppo parlava autonomamente di cose diverse.Dopo la pizzata, chi si mise al computer, chi rimase a tavola a chiacchierare, chi davanti la televisione in salotto. Francesco, Stefano e Luigi si andarono a sedere sul divano in cucina, e Sara li seguì.“Ultimamente stavo pensando a farmi un tatuaggio” disse lei. “Ma ancora non mi sono decisa perché poi so che mi pentirei e vorrei levarmelo. Però mi sono letteralmente fissata, uffa!”.“Dove te lo vuoi fare?” chiese Luigi. “Spalla?”.“No” commentò Sara. Si sfilò una scarpa, e mise il piede sul divano, proprio a sfiorare la coscia di Francesco, che imprecò in mente e fissò il soffitto.“Sul piede” spiegò Sara. “C’è una mia amica che ha un tatuaggio che parte dal piede ed arriva alla parte bassa della gamba. Un ramo con dei fiorellini. E’ proprio carino, mi piace! Ogni volta che le guardo i piedi mi incanto e mi verrebbe voglia di farmelo. Però purtroppo una volta fatto, è difficile tornare indietro”.“Sì, ma poi” disse Stefano “Se ti fai un tatuaggio sul piede, chi è che lo va a notare? Fattelo sul braccio, o sulla spalla. Ma no sul piede, che non si vede”.“Prima cosa” disse Sara “Sono io per prima che me lo devo vedere, e poi gli altri. Seconda cosa, il tatuaggio sul piede si vede eccome. Ci sono un sacco di uomini che guardano i piedi alle donne, e il tatuaggio rende il piede ancora più sexy, così rimangono incantati letteralmente!”.“Vuoi che gli uomini ti guardino i piedi?” chiese Stefano stupito, mentre Francesco maneggiava ...