1. Martina


    Data: 15/03/2020, Categorie: Altro, Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Rasak, Fonte: RaccontiMilu

    Ho 28 anni, sono impegnato nel servizio civile come segretario presso uno studio di commercialisti. Ci lavoro la sera, quando l'ufficio è chiuso al pubblico e lo staff, esclusa la direttrice, non c'è. E' fine agosto, il lavoro reso possibile dalla presenza dei condizionatori d'aria, perennemente accesi. Da inizio mese sono stato affiancato da una ragazza, a cui sto insegnando il lavoro da segretaria. Martina, questo il suo nome, è la figlia di una amica della direttrice bocciata a scuola, che deve scontare la punizione, lavorando gratuitamente presso lo studio.Fin dal primo giorno di lavoro la ragazza si era presentata vestita in modo piuttosto sbarazzino, con vestitini leggeri, molto corti e piuttosto scollati; e ai piedi dei semplici sandaletti senza tacco, che lasciavano scoperti dei piccoli piedini curatissimi con le unghie smaltate ogni giorno di un colore diverso. Marta è una ragazza molto carina e piuttosto minuta, alta all'incirca 1 metro e 60, magra, penso una terza piena e soda, visto che non l'ho mai vista indossare un reggiseno e un culetto talmente tondo che sembrava essere stato disegnato da Giotto in persona; messo in risalto ovviamente dalla presenza di tanga o perizoma, il cui contorno era sempre ben visibile sotto il leggero tessuto dei vestitini. Capelli lunghi, neri e lisci, occhi verdi, nasino all'insù, bocca piccola e molte lentiggini sugli zigomi.Io non sono un modello, ma non posso essere definito neanche un cesso. E comunque sono un maschio e come ...
    ... tale, non ho mai disdegnato di lanciare qualche occhiata all'indirizzo della mia nuova "collega". Tutte occhiate sempre intercettate dalla destinataria e puntualmente accolte da sorrisetti maliziosi.Essendo comunque un ragazzo serio, ho sempre evitato di provarci spudoratamente e le uniche interazioni tra noi sono sempre state a livello professionale. Fino a ieri. Era il suo ultimo giorno come collaboratrice gratuita. Anche ieri indossava un vestitino leggero, a fiori; spalle scoperte, solco dei seni, forma e presenza dei capezzoli ben visibile, ma corto più del solito. Più del dovuto. Le arrivava giusto sotto il sedere. Ad ogni inclinazione del busto, da qualsiasi parte essa avveniva, ecco sempre spuntare un tanga nero. Non sapevo come comportarmi. Se le avessi detto cosa, sarebbe stato come ammettere di averla guardata. Non dire nulla, comportava continuare una tortura psicologica.Dentro ai boxer, avevo il membro duro dall'eccitazione. E mi pareva, già bagnato da alcune gocce di liquido pre-spermatico. Non riuscivo a concentrarmi su quello che stavo facendo. Le mani sulla tastiera battevano tasti a caso e il mio sguardo saltava dal monitor al corpo di Martina con una velocità tale che, probabilmente, mi si sarebbero incrociati gli occhi da un momento all'altro.Mancava un'ora alla fine del turno. Oramai avevo una mano sul mouse, facendo finta di fare qualcosa, e una mano sul cazzo. Massaggiandomelo da sopra i pantaloni. Ovviamente il tutto nascosto dalla scrivania a cui sedevo. ...
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