Ossessione, parte 4 - Racconti Erotici

Ossessione, parte 4

... a scopare sotto la doccia.

Ma in questo momento non volevo il suo cazzo. Volevo il cazzo di Carlo, mostruoso nelle sue dimensioni, percorso da quelle vene delle quali riusciva a vedersi il pulsare.

Afferrai il flacone dello shampoo, lungo e largo, spingendomelo nella fica. Mi feci male, esattamente come mi avrebbe fatto male Carlo. Sono certa che mi avrebbe presa in un bagno, in uno sporco bagno di un campeggio, con quella sgradevole fanghiglia per terra, che si sarebbe mischiata ai miei colanti umori vaginali. Mi avrebbe scopata da dietro, senza nemmeno togliermi il costume, usandomi solo come un buco dove sfogare quella bestia che aveva tra le gambe. Mi avrebbe allargata per bene quel porco, prima di sentire la sua saliva calda sul mio buco del culo.

Cazzo si, mi avrebbe rotto il culo quel maiale, sborrandomi dentro così forte da farmela sentire dentro lo stomaco.

E poi mi avrebbe lasciata lì, in ginocchio sotto la doccia, crollata in un orgasmo violento, rabbioso, che mi fece scoppiare a piangere. Avevo goduto, immaginando di essere stuprata da un porco, io, donna felicemente sposata con un uomo meraviglioso.

Finii di lavarmi, correndo in camera. Praticamente succhiai fuori l'anima dal cazzo di R., il quale non riuscì a durare più di qualche minuto.

Gli sorrisi, mentre tornai in bagno per lavarmi dallo sperma e dalla bava che avevo sul viso.

Crollai nuovamente, sedendomi con il viso nascosto tra le ginocchia.

Come avrei potuto vivere, senza il cazzo di Carlo?.