1. La madre di francesco. capitolo ii


    Data: 19/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: stuzzicami

    ... non poteva che cingerne poco meno di metà alla volta, ma con i denti morsi quei fantastici bottoni duri e protesi verso di me e, al contempo, li succhiavo con tutto il desiderio che avevo in corpo. Succhiavo e mordevo, strizzandole i seni con forza e vigore. Uno alla volta. Scesi ancora, ulteriormente, leccandole ogni centimetro di pancia, che ancorché appesantita, non era comunque flaccida, fino a percepire con le nari l’avvicinarsi del suo fiore. Arrivai ai peli del pube. Li annusai e li baciai e continuai la discesa fino a ritrovarmi tra le sue cosce, di fronte alla sua incantevole passerona matura. La guardai, mi guardava, tornai a leccargliela, con maggior dimestichezza rispetto a prima ma con ancor maggior desiderio. Che fica sublime. Gli odori, i sapori che in precedenza conobbi per la prima volta, ora erano un piacevole e appetitoso pasto per le mie fauci, sempre più desiderose e affamate di lei. La leccai a lungo, guardando, osservando e ammirando ogni centimetro di quel meraviglioso, stupefacente fiorellone che Lucia mi offriva con tanta generosità. Lei, nel mentre, mi carezzava la testa e io, sollevandole le gambe che adagiai con forza sulle mie spalle, scesi ancora leccandole perineo e un raggrinzito e scuro orifizio anale. Saggiai un sapore nuovo, più forte, intenso e acre di quello della sua ...
    ... vagina, infilai la lingua nel pertugio che sembrava volersi dischiudere per concedermi di essere penetrato ed esplorato a dovere. Infilai un dito dentro e tornando a riempirmi la bocca delle sue meravigliose e carnose labbrone scure, continuai a masturbarle il culo. Il dito che era entrato con estrema facilità, agevolato dai copiosi succhi della sua vulva, faceva avanti e indietro per la sua intera lunghezza dentro al suo sfintere. Le succhiavo la fica, le penetravo il culo e la guardavo negli occhi. Lei tratteneva a fatica alcuni gemiti e mi guardava vogliosa. Aggiunsi un dito, poi un altro e con tre dita dentro al suo “buchetto” la sodomizzai continuando senza sosta a leccarle e succhiarle la passera, divorandole il clitoride. Venne, gridando, contorcendosi e ansimando. Di nuovo bevvi tutto, senza perdermi nemmeno una goccia di quel distillato di femmina che così tanto mi inebriava e di cui ero intenzionato ad ubriacarmi.
    
    Lei spossata, estasiata, ruppe il silenzio dicendomi: "Marcello, tu mi farai impazzire e e e e e ".
    
    Salii, la baciai in bocca e poi guardandola negli occhi, rossa e provata dal recente orgasmo, le risposi: "Io già sono pazzo di te, Lucia".
    
    Per la prima volta, in vita mia, le avevo dato del tu.
    
    Non che me lo concesse, mi sembrava un diritto acquisto, a questo punto...
    
    Continua…. 
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