1. In piscina con le compagne di scuola


    Data: 19/03/2020, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Venerdì scorso sono andata a fare shopping in centro con la mia migliore amica Marianna. Con noi è venuta anche Lauretta una sua amica conosciuta da poco al primo anno dell'università. Con questa nuova ragazza abbiamo instaurato subito un ottimo rapporto e con grande gioia abbiamo fatto acquisti in gran quantità in negozi e negozietti di quegli oggetti che solo le giovani ragazze apprezzano.Arrivata la sera decidiamo di passare una tranquilla serata fra ragazze a casa di Marianna, anche per sfruttare le grandi doti culinarie della madre di lei che aveva preparato la cena. I genitori di Marianna ci hanno lasciate sole e sono andati a loro volta ad una cena con amici.Dopo la nostra cena a base di pesce siamo andate in camera di Marianna per poter chiacchierare indisturbate; la conversazione procedeva tranquilla su gli argomenti più vari, fino a quando Lauretta decise di raccontarci un'esperienza che si è rivelata abbastanza intensa. Lei è una bella ragazza con i capelli castani, abbastanza alta e con un fisico atletico, eredità dello sport praticato fino a poco tempo prima.E questo è il suo racconto:Avevo appena finito il liceo e finalmente avrei fatto il viaggio premio per il superamento dell’esame di maturità che aspettavo ormai da tempo. Mi ero organizzata con le due mie più care compagne di classe e, senza badare a spese, avevamo scelto un bell’albergo a 4 stelle.Il programma era semplice: mattina a mare, pranzo in spiaggia, tardo pomeriggio in giro per la città e ...
    ... shopping, un po' di riposo, nottata in discoteca e finalmente verso le 5 in albergo a dormire.Una notte tornando dalla discoteca e dirigendoci verso gli ascensori vedemmo la porta della piscina coperta ancora aperta nonostante l'orario; ovviamente guardammo incuriosite. La piscina era completamente al buio tranne per le luci sui bordi della vasca; questo creava una strana atmosfera nella sala debolmente illuminata e bastò sfiorare l'acqua con un dito per far si che decine di linee di luce si rincorressero sulle pareti.La tentazione di fare un bagno in quell’acqua circondate da quella magica ed intrigante atmosfera, completamente sole, in quel momento così particolare della loro vita era veramente forte.Io ero sicuramente la più estroversa delle amiche e proposi subito di toglierci i vestiti e lanciarci nude in acqua.Chiara invece, la più timida, diceva che se proprio dovevano farlo bisognava almeno andarsi a mettere i costumi per rendere meno imbarazzante un eventuale visita.Questa idea fu sposata anche da Giulia ed allora, quasi correndo tornammo in camera a cambiarci.Una volta indossati i costumi siamo ritornate silenziosamente in piscina temendo che qualcuno del personale avesse notato la porta aperta della sala e avesse chiuso la porta a chiave.Raggiunto la piscina abbiamo visto con gioia che nulla era cambiato e liberateci degli accappatoi abbiamo iniziato una lenta discesa in acqua.Per scendere in acqua si usava una scalinata in pietra che occupava un intero lato della vasca; ...
«1234»