1. In giro in moto con mario


    Data: 21/03/2020, Categorie: Trans Autore: cosmopoli, Fonte: Annunci69

    ... sentierini non asfaltati si infilavano nel bosco circostante.
    
    Mario fece un giro fra le auto ferme, non molte a quell’ora. A un certo punto un Suv nero ci fece i fari. Mario si accostò, una faccia da vera porca, truccatissima, bionda, si affacciò, ci diede uno sguardo ed esclamo!
    
    “ Ciao Mario…uhmm! Che boni,,,due maschi in pelle”
    
    Lui rise, si toccò e disse…” Vienici dietro, te lo facciamo assaggiare”.
    
    E parti in quarta seguito dalla vettura del trans.
    
    “ Vedrai…che succhicazzi! Ciuccia come un’ossessa ti porta via l’anima persino le gocce di piscio ti tira fuori” mi disse voltandosi verso di me….”Cerchiamo un posto tranquilla per farla inginocchiare” ….
    
    Trovammo una piccola radura fra gli alberi: si vedevano lontane le luci della tangenziale e si sentivano i rumori delle auto che passavano.
    
    Lei scese e io mi soffermai a guardarla per un momento: aveva un abito cortissimo leopardato, e un viso da vera troia matura. Bastava un primo sguardo per farti capire che era affamata di cazzo, uno di quelle che quando le vedi ti dicono “ dammi il cazzo subito” Una parrucca bionda, unghie truccate, labbra tumide e ci stava divorando con gli occhi.
    
    Io dovevo eccitarla in modo particolare perché non mi lascio il tempo di dire niente che me la ritrovai inginocchiata ad annusarmi e leccarmi la patta dei pantaloni di pelle. Ma anche Mario le faceva arrappare eccome.
    
    “Mettetevi vicini e strusciatemi insieme il pacco sulla faccia Spero che sia odoroso” ci chiese. Dopo ...
    ... un po’ di morsetti alle patte, li tirò fuori e iniziò a succhiarceli insieme con grande abilità. Ne prendeva in bocca prima uno e poi l’altro, e alternando li prendeva tutti e due insieme. Li faceva arrivare fino in gola e li non so come ti pareva che ti estirpassero via uccello e palle: non avevo mai provato niente del genere e dal piacere sentivo persino male. Ascoltavo il rumore del risucchio ed era eccitante l’odore delle nostre verghe che sprofondavano inghiottite in quella gola vorace.. A un certo punto le teneva unite in mano come fossero un cono gelato doppio e poi se le metteva insieme in mezzo alle labbra e faceva passare la lingua sulla punta, prima uno e poi all’altro: “ che pompa!” esclamammo insieme io e Mario appoggiandoci l’uno all’altro. …a farmi scoppiare non era la lingua della porca che mi frugava il filetto e mi leccava la cappella quanto il fatto che la mia sfregasse quella di Mario e noi ci guardassimo negli occhi, strizzandoci l’occhiolino da maschi complici che si godono un pompino.
    
    All’improvviso alzò la faccia verso di me e disse
    
    “Voglio essere inculata di brutto da te” e mi indicava riattaccandosi alla mia cappella-
    
    Guardai Mario come a chiedergli l’assenso e lui mi strizzò l’occhiolino, alzando il dito in segno di trionfo.
    
    La pompa del trav mi aveva eccitato e l’idea di stantuffarla senza pietà mi andava alla grande e quindi le allontanai la testa dall’uccello e le chiesi se avesse il preservativo.
    
    Lei tirò fuori dalla borsetta il ...