1. Lo meriti?! La scelta stavolta è tua


    Data: 23/03/2020, Categorie: Sentimentali Autore: giangitestardo, Fonte: EroticiRacconti

    Un proseguimento del racconto,un intercalare nel linguaggio attuale e comune non inseguendo frasi usuali,il soffermarsi nell' attimo mi ha portato a scrivere questo racconto. ------------------------------------ Penso «Ora sto bene» e comincio i miei giri di corsa in villa credendo che i fantasmi del passato, complici del peggioramento del mio stato mentale sono scomparsi. Il mio primo giorno in mezzo alla gente e alle donne...il mio primo giorno da persona 'normale' dopo essere stato tanti anni rinchiuso,legato su un letto lercio,picchiato ed abusato in una clinica di igiene mentale: ' Paziente affetto da Misoginia e Misantropia sfociata in schizofrenia paranoide ' era la diagnosi psichiatrica. I primi giri..il buio della villa illuminata dai pochi lampioni..l' aria fresca: Vivo e sono vivo . Una persona è seduta a gambe incrociate sul prato e dondola...la scorgo da lontano. Incomincio a correre e ad ogni giro ti vedo ancora là .. ogni giro che compio noto più cose. Una birra tra le tue gambe..i capelli biondi..il tuo sguardo assente: sei una femmina. Aumento il passo...osservo il comportamento delle tante persone che ti passano vicino o sono sedute su una panchina vicino a te: sei invisibile, la loro indifferenza mi fa star male. Vorrei avvicinarmi..lo vorrei così tanto per domandarti " Come stai? Hai bisogno di aiuto ? " ma ho paura,ho paura di ricadere nel mio baratro. Ed allora mi fermo..busto inclinato in avanti e mani appoggiate sulle cosce. « Ma che cazzo vi ...
    ... succede? Aiutatela. Possibile che siete così insensibili? ». La terapia che ho ricevuta ha i suoi benefici ed allora trovo un uscita laterale..cerco un telefono pubblico..digito il numero del pronto intervento...attendo l' arrivo dell' autoambulanza...indico te agli operatori sanitari e ritorno in pista osservando,di volta in volta,il loro operato. Poi vi incrocio..ti incontro,fantasma del mio passato.Gli infermieri ti tengono per le braccia,una coperta sulle tue spalle,la birra stretta per il collo in una tua mano..la tua voce mi riporta a tanti anni fa mentre ti rivolgi ad un agente di polizia rassicurandolo " Maresciá sto bene veramente. Lo sapete ? Mi hanno preso mio figlio..anzi..se le preso quel bastardo di mio marito." L ' agente ti tranquillizza ed io alzo il mio sguardo. I tuoi capelli sono sporchi,la faccia è gonfia piena di tagli e mi vedi : per un attimo i tuoi occhi prendono espressività mentre mi fai dono di un sorriso accennato poi abbassi lo sguardo a terra continuando a camminare tra i mormorii di alcune donne. Sento in lontananza la tua voce rotta dal pianto dire agli infermieri " Dottó promettetemi che stasera torno ambress a casa mia.Tengo mio figlio solo a casa che aspetta a me ". « E che cazzooo » grido esasperato in mente mia scappando via da quel luogo. Fare il bravo paziente e cambiare città non è servito a niente : il destino ha voluto darmi un' altra opportunità ,come per redimermi,a quella scelta di tanti anni fa. « Ci aiuteremo assieme » penso mentre ...
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