Il mio Diario
Data: 18/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: fiocco di neve, Fonte: RaccontiMilu
... gonfia e calda. Sarei rimasta lì a vita, la mia micia si stava già allagando di succhi, le mie dita da sopra la tuta, cominciavano a carezzarla. Dopo qualche momento in cui mi ha lasciato stare, lì ferma a giocare con la lingua, non ha resistito e ha infilato la mano sinistra nei mie capelli bagnati, ha stretto e mi ha schiacciato la testa giù obbligandomi a pompare.Io ho assecondato volentieri le sue voglie, muovendo la testa su e giù. Nel frattempo l'altra mano me l'aveva appoggiata al sedere per poi intrufolarla nella tuta e ancora dentro le mutandine. Immediatamente sono risalita fino a togliermi di bocca il suo uccello e senza nemmeno alzarmi gli ho detto di stare attento."Non hai mai?!?""No""Davvero?!?"Sempre con le labbra a un millimetro dal suo cazzo, come se fosse un microfono, ho detto una grossa bugia, per farmi vedere da lui più porca di quello che ero a quel tempo... ho detto: Si può fare altro... agitando il culetto e tornando imperterrita a succhiarglielo.L'ho sentito gemere e spostare la mano, fino a insinuare l'indice nella mia zona culo... ...
... Non ero certo nuova a masturbarmi lì e ora lo avrebbe fatto lui... mi piaceva l'idea e ho cominciato a mugolare, per fargli capire che mi piaceva.Non so se per quei miei versi ma tempo un minuto e lui stava muovendo il bacino come in preda alle convulsioni, per poi sborrarmi in bocca senza nemmeno avvertire. Non che importasse, l'avrei voluta in bocca in ogni caso...Mentre lui veniva anche io mi sono sentita benissimo, una specie di orgasmo mentale, non che non provassi piacere, la mia micia era al limite, ma non era proprio un orgasmo vero...Dopo averlo risistemato mi sono seduta bene ed ho evitato di guardarlo, continuando con le dita a ricercare la mia parte di piacere. Lui mi ha guardata un po, forse aspettandosi che io dicessi qualcosa, ma dopo un po è ripartito, girando la macchina e correndo a casa.In tutto saranno passati si e no dieci minuti."Anna" Ha cominciato lui, una volta parcheggiati sotto casa."Grazie del passaggio, Dany" Ho detto io baciandogli la guancia ed uscendo dalla sua macchia. Avevo bisogno di un'altra doccia e del mio adorato doccino.