1. Due anni dopo


    Data: 18/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: esperia, Fonte: EroticiRacconti

    Il silenzio di quella mattinata domenicale venne interrotto dal campanello. Ero appena uscito dalla doccia ed ero in accappatoio. Così aprii la porta del mio monolocale appena un po' per vedere chi fosse. Non aspettavo nessuno, ma pare che i seccatori si concentrino tutti la mattina dei giorni festivi, nella speranza di trovarti a casa ben disposto. Invece era la mia ex-moglie. - Bea, che ci fai qui? - Il suo vero nome è Beatrice, ma la chiamano tutti Bea. - Volevo parlarti un minuto. - Guarda, non è un buon momento, davvero, sto per uscire... - Solo un minuto. Avrai pure un minuto da dedicare alla tua ex-moglie, con cui sei stato sposato per dodici anni, no? - Ok. - Mi rassegnai al peggio. - Cosa volevi dirmi? - Non mi fai entrare? Non mi pare il caso di conversare qui sul pianerottolo. Mi scostai per farla passare. Il mio monolocale è composto da una cucina abitabile (l'ho resa ancora più grande abbattendo una parete e includendoci quello che era un minuscolo ingresso), da cui si accede a un piccolo disimpegno sul quale si aprono le porte del bagno e della camera da letto. Così me la ritrovai in cucina. Si sedette su una sedia appoggiando i gomiti sul tavolo. - Ti offrirei un caffè, ma come ti ho detto, sto per uscire. Oggi il Milan gioca in trasferta e, visto che non posso andare a San Siro, pensavo di uscire a pranzo. Allora, cosa vuoi? - Io, beh, insomma... pensavo che potessimo riprovarci. - Stai scherzando, vero? - No, aspetta: segui il mio ragionamento. Un tempo eri ...
    ... così innamorato di me da chiedermi di sposarti. Ed io ero così innamorata di te da dirti di sì. Poi ho commesso un errore, certo, ma sono ancora così innamorata di te da dirti ancora di sì, se tu fossi abbastanza innamorato di me da chiedermelo ancora. - Un errore? È così che chiami la tua torrida relazione di sei mesi con il tuo capo? - Beh, sì un errore, uno sbaglio. Grosso, anche. - Scusa se non sono d'accordo. Per me uno sbaglio è quando ammacchi una portiera entrando nel garage, o quando dimentichi di scrivere la data su un assegno, non quando ti scopi uno stronzo per sei mesi, tenendomi tutto nascosto, intenzionalmente, dietro le mie spalle. Fosse capitato una sola volta, nell'euforia di una notte di festa, chissà avrei anche potuto capirlo, ma non una storia pianificata, ben organizzata, condita da menzogne, depistaggi, mancanze di rispetto, prese in giro. - Quello che sto cercando di dire è che tutto quel periodo della mia vita è stato un solo grande sbaglio: tu eri sempre al lavoro e io mi sono lasciata incantare dalle sue parole, dalle sue promesse, dai suoi complimenti. Sono stata debole e stupida. Me ne pento oggi, ma tu non farmi pagare, anzi, non far pagare alla nostra coppia un prezzo esagerato per tutta la nostra vita, per un solo stupido errore! - Non intendo affatto pagare per tutta la vita. Per questo t'ho lasciata e non ho nessuna intenzione di darti un'altra possibilità. - Ma questo non ha senso, Claudio! Sono pronta a fare di tutto per renderti felice, ...
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