1. Una notte di passione. capirolo1


    Data: 18/11/2017, Categorie: Etero Autore: Xandro68, Fonte: Annunci69

    ... succhiandolo ed agitandolo con le mani. Lo estrasse impugnandolo con forza e mi disse" Ora verrai nella mia bocca, ti succhierò completamente e stanotte sarà mio, lo voglio dappertutto..." Con una lucidità impensabile, in quel frangente, risposi " Ma non mi avevi detto che eri insicura e che solo dopo la cena avresti preso un decisione? ". Ella sorrise. Con quel suo meraviglioso e contagioso sorriso mi aveva fatto capire di aver già deciso. Mi afferrò le natiche e se lo spinse in bocca più che poté. Scomparve nella sua bocca per poi riapparire ai miei occhi zuppo di saliva. Vedevo il mio membro scorrere tra le sue labbra, chiusi gli occhi e mi gustai il magnifico lavoretto che lei mi stava eseguendo. Le sue calde labbra mi fecero ben presto raggiungere l'apice del piacere. Ebbi solo il tempo di afferrarle la testa per i capelli, per dettare gli ultimi movimenti che venni copiosamente nella bocca di lei. Succhio tutto avidamente senza perdersi una sola goccia. Lo pulì con cura e poi soddisfatta mi guardò sorridendo. Goduto, dal trattamento riservatomi, la sollevai verso di me e teneramente ma in maniera molto passionale la baciai in segno di gratitudine. Avvertì, in maniera ...
    ... netta, il sapore del mio dolce piacere nella sua bocca e questo rese bacio ancora più appassionato. Finimmo la doccia lavandoci reciprocamente, ci vestimmo scambiandoci affettuosi baci e complimenti e ci avviammo per cenare.
    
    La cena procedette magnificamente tra portate di ottimo pesce, abbondanti bicchieri di buon vino fresco e maliziose battute. Si rideva e si scherzava come se fossimo amici da sempre. Poi improvvisamente si alzò con la scusa del bagno. Quando tornò, la sua espressione era cambiata, si sedette e chiamò il cameriere al tavolo. Obbediente questi arrivò. Ella chiese il conto e fece un gesto che mi lasciò esterrefatto. Dinanzi a lui incredulo, mi disse "Portami a casa tua che non c'è la faccio più a resistere sono un lago" e fare disinvolto ed alquanto eloquente posò le proprie mutandine sul tavolo. Guardò il servitore, si voltò verso me ed in maniera ancora più sfacciata esclamò "Ho voglia di te, ora, senti come sono bagnate dalla mia eccitazione..." Con nonchalance le presi, le annusai morbosamente e guardando dritto negli occhi, il sempre più esterrefatto cameriere, con un sorriso gli feci capire che era vero. Pagammo e di corsa fuggimmo nella mia villa... . 
«12»