1. Solo tu, Valentina (I parte)


    Data: 18/11/2017, Categorie: Etero Autore: Giorgioco, Fonte: EroticiRacconti

    “Ciao Giorgio” Due parole emesse con una splendida voce dolce e sensuale, la voce di Valentina. Mi voltai di scatto, era lei. Cappello di paglia in testa, occhiali da sole e un costume bianco coperto sul ventre da un pareo azzurro con motivi floreali. Mi arrestai e sfoggiai il più falso dei sorrisi. Ero felice di vederla ma avevo notato, dietro di pochi metri, la sagoma di un ragazzo impegnato a spingere un carrellino su cui era stata adagiata una canoa. Lo avevo riconosciuto, era Andrea, il ragazzo di Valentina. Gioia, eccitazione, rabbia e delusione; in pochi secondi tantissime emozioni. Un brivido che solo lei è in grado di procurarmi. Siamo amici di vecchia data; la conosco praticamente da sempre. Di madre pugliese e padre siciliano, ogni estate, finita la scuola, era ospite dai nonni paterni nostri vicini di casa. Erano gli anni spensierati in cui l’estate durava quasi tre mesi, gli anni delle prime avventure amorose, delle prime gioie e dei primi dolori Di due anni più grande di me, cresceva bassina ma con un fisico da spavento. Seno prosperoso e sedere piccolo ma ben sodo. Nella nostra comitiva la Vale attirava le attenzioni di noi ragazzi proprio per queste caratteristiche ma il suo atteggiamento di chiusura e rigore erano un deterrente per tutti quelli che desideravano da lei la classica avventura estiva. Io, che di quel gruppo ero il più piccolo, invece vedevo in queste spigolosità un motivo di interesse. Ero troppo timido e troppo insicuro per pensare ad un ...
    ... approccio più che amichevole con lei. L’unica scurezza era la certezza del fallimento a cui sarei andato incontro qualora ci avessi provato; una mossa che avrebbe compresso il nostro rapporto di amicizia e probabilmente anche gli equilibri della nostra compagnia. Mi accontentavo di stare in spiaggia con lei, ammirare i suoi seni, i suoi capelli bagnati asciugarsi al sole e poi la sera in spiaggia a guardare le stelle o al lido tra jukebox e serate disco. Tanto la mattina quanto la sera, chiuso in bagno rivivevo i momenti vissuti con lei. L’odore della sua pelle o un lievissimo contatto del mio gomito con il suo seno sodo, bastava poco per scatenare la mia fantasia. È stata proprio Valentina l’ispirazione della mia prima sega; avevo sedici anni. A ripensarci oggi è incredibile pensare quanto i miei ormoni abbiano impiegato a modificare l’ordine di importanza delle mie attività giornaliere. Passare in pochi mesi dall’ossessione per il calcio e per la pesca a quella per tette e culi. Eppure quella prima volta il piacere provato mi mise in una specie di stato di angoscia e ci vollero diversi giorni per metabolizzare quel pressante desiderio. Forse era stato il modo in cui tutto ciò era avvenuto ad avermi scioccato. Era successo tutto una mattina in spiaggia, in acqua per l’esattezza. Avevo visto per la prima volta, seppur per pochi secondi, il seno di Valentina. Complice un’onda infatti, il pezzo di sopra del suo bikini si spostò improvvisamente. Ricordo benissimo il colore del costume, ...
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