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Solo tu, Valentina (I parte)
Data: 18/11/2017, Categorie: Etero Autore: Giorgioco, Fonte: EroticiRacconti
... era blu. E ricordo altrettanto bene la forma del seno. Una grossa pera bianca ed in punta una areola rosa da cui faceva capolinea un piccolo capezzolo più scuro. Fu un attimo; Valentina rossa in volta sistemò frettolosamente il pezzo di sopra voltandosi verso me e Andrea per capire se avessimo visto qualcosa. Andrea in realtà, impegnato con il suo materassino, non aveva colto il momento. Io invece avevo visto ed immagazzinato tutto. Sentii una vampata di calore spostarsi verso la testa e verso il pene. Quando Valentina si voltò ero ancora immobile ma il mio colorito e la mia evidente erezione furono il chiaro segnale che qualcosa avevo visto. Valentina lanciandomi un’occhiataccia prese per uscire dall’acqua. Avrei voluto seguirla, bloccarla e baciarla. Volevo farle capire che non era successo niente, c’ero io a proteggere la sua bellezza e lo avrei voluto fare per sempre. Ma invece, la prima di mille altre occasioni perse, un po’ per la solita timidezza ed insicurezza e un po’ per l’evidente erezione, che certamente si sarebbe notata, la lasciai andare. Si asciugò rapidamente, prese la sua roba e lasciò la spiaggia. Solo dieci minuti dopo anch’io fui in grado di abbandonare l’acqua con il pensiero di andare immediatamente a casa riuscendo ad incontrare lo sguardo di Valentina. Volevo chiarire, ero pronto a chiederle scusa per “aver visto”. Ma non l’incontrai. Era sicuramente in casa; c’era il suo due pezzi steso sullo stendino. La vista di quel semplice capo mi riportò ...
... alla mente la scena vissuta in acqua. Andai al piano di sopra di casa mia; da lì potevo vedere la casa di Valentina e lo stendino. L’erezione fu immediata. Poggiato con i gomiti sul muretto del balcone, inizia lentamente a premere il pene verso il muro quindi con lente rotazioni del bacino sfregavo la cappella gonfia al muro. Questa sfregando contro la retina del boxer mi provocava brividi di dolore e piacere. Ero fuori controllo. Meno di un minuto e abbassai i pantaloncini. Impugnai il mio pene ben rigido e cominciai a muovere con delicatezza il polso dal basso verso l’alto. Intorno a me niente; solo io e Valentina. Pochi minuti ed una fonte di calore attraversò velocemente tutta la lunghezza del pene per concludere la sua corsa a mo’ di eruzione violenta. La lava, un liquido biancastro appiccicoso, sporcò tutto intorno a me. Per un attimo mi sentii venir meno. Decisi di sedermi e tra piacere e paura lasciai passare qualche minuto. Fui svegliato da voci di persona in lontananza. Non erano i miei genitori ma comunque conveniva pulire al più presto. Mi alzai i boxer ed in bagno presi della carta igienica ed una pezza bagnata. Asciugai rapidamente e poi passai sopra la pezza. In quel momento vidi Valentina uscire di casa insieme alla nonna. Per un attimo i nostri sguardi si incrociarono. Io ero paralizzato lei, invece, fece per entrare velocemente in auto. Restai affacciato fin quando non fu possibile più sentire il rumore dell’auto. Seduto sul cesso mi liberai in una copiosa ...