Figa d'acciaio
Data: 26/03/2020,
Categorie:
Anale
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... dell’uomo si fece strada dietro le sue labbra. Un bacio violento, ma passionale. Valentina veniva scopata e baciata. Ogni colpo di cazzo era come un atto d’accusa a tutti gli ammiccamenti fatti negli anni. Quel lungo bacio rubato fermò il tempo del dominio e della spavalderia. Ora era solo una troia, sottomessa ed impotente. Sentiva il cazzo farsi strada dentro di lei, e brividi di paura scendere per tutto il corpo. Le sue tette si muovevano all’unisono con le spinte di reni dell’uomo. La sua bocca era impastata di saliva e sperma. I pettorali dell’uomo odoravano di garage. Sentiva i suoi muscoli sfregarsi sulla pelle morbida e profumata. Contrasti e divergenze. Diego la scopava sempre più deciso e rabbioso. I muscoli dei glutei si contraevano, i bicipiti sull’attenti per prevenire gesti di ribellione di Valentina, ma lei si era arresa. I suoi occhi erano gonfi di rabbia e luccicanti di lacrime in arrivo. No. Non sarebbe successo. Lui la stava violentando, ma non poteva dargli questa soddisfazione. Valentina trattenne le lacrime e cercò di pensare ad altro. Ma ogni colpo la riportava lì, in quello spogliatoio. Dopo un infinito numero di gemiti, Diego si fermò. Il cazzo uscì da lei, gonfio e con qualche goccia di sperma sulla punta. Una pausa prima del nuovo giro di giostra.Il motociclista la prese per i fianchi e la sollevò dalla panca. Con una mossa decisa la spinse contro uno degli armadietti, la faccia premuta contro la fredda plastica dello sportelletto. Vista da ...
... dietro era come una Venere moderna: i fianchi sottili confluivano in un sedere prosperoso come quello di una ballerina brasiliana, ma con la pelle color mattino.“Da sballo qua dietro. Eh puttana!” – Diego iniziò a palpare il sue culo perfetto e la sculacciò due o tre volte. Colpi violenti che morivano in una stretta che faceva affondare i polpastrelli tra la carne. Valentina gemette di dolore, ma le braccia chiuse a x dietro la sua schiena non potevano accennare nessuna difesa. Diego riprese a scoparla da dietro. Con foga anche maggiore. Il cazzo prendeva possesso delle sue pareti vaginali, bagnate di umori. Scivolava dentro di lei violentando il suo corpo, ma inebriando i suoi sensi. Valentina lo capì quando Diego lo tirò fuori per sbatterlo con prepotenza sulle sue chiappe. Negli istanti che intercorsero tra quei “massaggi” e una nuova penetrazione, Valentina desiderò solamente di ricevere un’altra poderosa spinta da quel cazzo marmoreo. La sua "Figa d’Acciaio" era un lago in cui confluivano tutti i desideri proibiti, tutte le oscure fantasie. Cos’era successo? Forse era il freddo della plastica sul suo volto che si scontrava con il calore tra le gambe. Forse era la vista dei vestiti stracciati a terra, mischiati a quelli di Diego in un abbraccio mortale mentre chi li indossava affondava, attimo dopo attimo, in acque torbide e meravigliose. Forse era l’energia a****lesca di quell’uomo. I muscoli sudati addosso a lei, quel cazzo che non accennava un cedimento. Diego la stava ...