1. LEA - Atto 2°


    Data: 29/03/2020, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    Quattro anni. Nella scala del tempo &egrave un gradino del tutto invisibile eppure &egrave un periodo infinitamente ampio per quanto &egrave accaduto. Ho perso mio marito durante una battuta di pesca che periodicamente organizzava insieme ai suoi amici. Un tempesta rovesciò la barca che affondò insieme al suo carico di vite umane. Ne rimasi profondamente colpita. Amavo mio marito. Lo sconforto fu tale che mi fece rasentare l�orlo della depressione. Fu mio figlio Pippo ad evitarmi la completa perdita della ragione per la scomparsa di mio marito. Mi stette vicino e si prese cura di me facendomi tornare a vivere ed uscire dal torpore in cui ero caduta. Si, mio figlio; l�altro mio amore. L�uomo che mi fece perdere la ragione e mi precipitò nel mondo della perversione e della lussuria. Sono quattro anni che mio figlio &egrave il mio amante. E sono due anni, ovvero un anno dopo la scomparsa di mio marito, che Pippo occupa nel mio letto il posto che fu di suo padre. Il mio non &egrave solo perversione ma &egrave anche passione e soprattutto &egrave amore. Si, amo mio figlio; &egrave un amore che i benpensanti ritengono perverso. Sarà vero e forse &egrave così. Non posso farci niente. Quando non &egrave con me o quando non posso stringerlo fra le mie braccia mi sento perduta e vado in fibrillazione. E dire che tutto ebbe inizio dopo aver ascoltato inavvertitamente una conversazione telefonica che lui ebbe con il suo amico: Marco. Fu allora che venni a conoscenza del suo desiderio di ...
    ... voler giacere con me e fu allora che la mia mente cominciò a fantasticare sull�eventualità di avere un rapporto con mio figlio. Quando poi Pippo mise in atto il suo proposito non mi ribellai; al contrario lo accettai. Feci di più; lo spronai a portare a termine quando aveva cominciato. Da quel giorno niente mi fermò. Feci di mio figlio il mio amante. Mio marito non ha mai saputo niente del rapporto che avevo con nostro figlio; ne gli ho dato motivo di sospettare. Li amavo entrambi. Il mio corpo lo concedevo all�uno come all�altro. La differenza stava nel fatto che con Pippo c�era l�irruenza giovanile e la trasgressività mentre con il padre c�era moderazione. Poi la sciagura mi portò a considerare il rapporto con mio figlio in modo diverso. Era si il mio amante, ma era anche l�uomo che condivideva la mia vita. In me si fece strada il pensiero che Pippo non era più solamente mio figlio ma era anche l�uomo che mi mancava. Pertanto dovevo meglio conoscerlo. In primo luogo dovevo sapere chi lo aveva svezzato nell�arte di amare una donna. Di sicuro &egrave stata una donna molto esperta. Un tarlo mi torturava le meningi. Il subconscio mi diceva di sapere chi fosse la donna, ma doveva essere lui a dirmelo. Un sabato mattina siamo: io e mio figlio, abbracciati nel nostro letto. Lui ha la testa nell�incavo della mia spalla sinistra.�Amore; sto per farti una domanda; mi prometti che mi risponderai e che mi dirai la verità?�Lui solleva la testa e mi da un bacio sulla bocca.�Fai pure la ...
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