1. LA CENA


    Data: 29/03/2020, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: silverdawn, Fonte: RaccontiMilu

    Queste cene da organizzare all�ultimo momento l�avevano sempre messa in agitazione; per giunta, l�ospite era di riguardo, ricco, raffinato, elegante. Lei, massaia non &egrave, non si sente, non &egrave il suo ruolo; cucinare sa farlo e lo fa, controvoglia; lo fa per lui, volentieri ma non per questo signore. Un pomeriggio di tormenti, rubato a tanti diversi progetti, allo stare da sola, all�aspettare, alla placida armonia della sua casa. Un pomeriggio di forni e fornelli, lavelli, pentole e vivande, un pomeriggio d�impegni come prima d�un esame, senza nessun trasporto per quel suo daffare. Poi la doccia veloce, il vestirsi, truccarsi, scrutarsi un po� dentro per sapere se potrà aver successo. Successo per lui, che ci tiene, che vuol fare bella figura, che tornerà solo dopo ad occuparsi di lei; successo riflesso, come il suo volto nello specchio, come l�occhio che la scruta. Ultimi tocchi anche all�ambiente, ultimi sguardi alla tavola prima che s�apra la porta, prima che egli entri, prima ancora di sapere chi sia� già, chi sarà? Sarà vecchio e panciuto, magari deforme� sarà ricco e famoso, sarà affascinante? Saprà apprezzare, tutto il suo faticare? Magari malato, mangerà solo pane� oppure ingurgiterà tutto, senza dargli alcun peso. Almeno fosse intrigante, simpatico, strano� tutta quella fatica, peserebbe di meno! Fra qualche minuto, fra qualche secondo, la risposta sarà già data, sarà già segnata ma ora? Alcuni ritocchi, le luci, i colori, le sedie, i fiori� finalmente la ...
    ... porta, si apre, entra. Un signore elegante, affascinante, raffinato; meglio di quanto immaginato, meglio di tutto, esame iniziato. I suoi complimenti, il suo osservarla, il suo sguardo magnetico dietro l�occhiale sottile, il suo sorriso intrigante, sono quasi un successo, da subito. Finalmente seduti davanti ai piatti che lui apprezza, che lui esalta; parla col marito, &egrave vero ma i suoi occhi la trafiggono spesso, molto spesso. &egrave quasi pentita dell�abito un po� troppo scollato ma, in fin dei conti, non le spiace mica poi tanto, quello sguardo che cade, di tanto in tanto, nel solco dei seni� anzi, più passa il tempo, più quello sguardo &egrave come se lo volesse. Sarà colpa del vino, sarà colpa dei cibi un po� strani che ha copiato dal libro, sarà un po� tutto oppure� &egrave proprio lo sguardo, che tanto le piace. Quanto tempo &egrave che non accoglie uno sguardo furtivo in quel modo? Quanto tempo &egrave passato, da che certi sguardi non la infastidiscono, anziché estasiarla, come stasera? Non si mette a far conti, tanti anni, sicuro. Le sue gambe, le sente, durante i discorsi, attraverso i sorrisi, intanto che lui� le sente, bene, senza ombra di dubbio: tendono a scollarsi l�una dall�altra, a divaricarsi, ad aprirsi. Ad aprirsi ma a che? Sono sotto la tavola, sotto la gonna, sotto, lontane, mica lui può vederle! Eppure le sente dischiudersi, rendersi accessibili, invitare� invitare un qualcosa che neppure lei sa. Istintivo. Istintivo come il bisogno del bagno. Ma ...
«1234...26»