LA CENA
Data: 29/03/2020,
Categorie:
Cuckold
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: silverdawn
... sorriderle in bocca. Poi sentì ch�ella si staccava dalla sua bocca, scendeva, vagava sul suo corpo, lambiva tutto, leccava, annusava quasi cercasse qualcosa che aveva perso� lo trovò non molto dopo, laggiù, nel suo inguine. Mentre si nutriva di lei si accomodò in maniera che anche la bocca di Sabrina avesse di che mangiare e il fatto che Attilio, senza perdere molto tempo, si fosse infilato già nel tunnel, non la distrasse, anzi� tutto quel movimento, quello stantuffare, quel miele denso che ne colava fuori, aiutava Sabrina a concentrarsi sul suo daffare. Ma anche questo non durò moltissimo, dopo qualche minuto vide la verga uscire e poco dopo avvertì uno strano movimento; Isabella la costringeva a rovesciarsi su un lato e poi, ancora, fino a farla ritrovare sopra alla sua amante. Avvertì benissimo la presenza di Attilio laggiù ma lei era concentrata altrove; quando però si sentì riempire di nuovo, capì che non era lui, che era diverso� poi sentì perfino che qualcosa cercava ancora di entrare in lei ma più in alto, con più fatica, con più difficoltà! Non era possibile che vi fossero due uomini, dietro di lei ma due verghe erano già confitte in lei; la seconda poi, ella non l�aveva mai gradita, non le piaceva essere sodomizzata, le pareva volgare. Ora, invece, complice l�insieme, le pareva molto bello anche quello e con una verga tanto grossa che quella del marito le pareva non fosse neppure più una verga! La mano di Giuseppe le portò una risposta strana: le porgeva una ...
... verga di gomma, grossa, poderosa e pronta, uguale a quella che Isabella le stava piantando nel ventre, probabilmente. La prese, carezzò la mano con riconoscenza e prese anche lei ad immergere il fallo nel sesso dell�amica, capendo immediatamente che le stava facendo un gran bel servizio. Dopo non molto sentì che Attilio la liberava, che usciva dal suo corpo, che fuggiva; le dispiacque, non voleva, non gradiva che lui non la torturasse più� se lo ritrovò in breve davanti agli occhi, vide che si immergeva nella sua amante, vide che sprofondava in lei senza faticare, percepì i fremiti più intensi, sentì la lingua che la frugava cambiare ritmo, cambiare intensità, sentì la verga che aveva dentro fermarsi, bloccarsi, diventare più falsa. Tutto merito d�Attilio, che stava per farla godere di nuovo; non poteva lasciarsi sfuggire l�occasione, non poteva gettare la spugna! S�impegnò a fondo, con la lingua, con le labbra, con il fallo che aveva in mano e con l�altra mano, voleva farla godere lei, a tutti i costi, non poteva perdere la sfida! Isabella le crollò addosso stremata dopo alcuni minuti, vibrante come trafitta da mille volt di corrente. Attilio la rovesciò su un fianco, liberando Sabrina dal suo peso, estrasse il fallo di gomma che le aveva lasciato confitto in grembo e lo sostituì col suo, andando a baciarle la bocca che ella aveva già riempito dell�altro dildo, intriso di succo, viscido di umori, pieno di sapore. Lo baciò anche lui, gustando a fondo gli umori e la saliva che si ...