1. LA CENA


    Data: 29/03/2020, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autore: silverdawn, Fonte: RaccontiMilu

    ... avvicina, il piacere dell�altro. Ci giunsero assieme, al culmine, all�arrivo, riversandosi in un lungo bacio che li trasportò nel sonno, stremati di tutto, rigonfi d�amore, dimentichi d�ogni cosa, dimentichi anche di lui, dell�altro. Non ne parlarono più, di quell�appuntamento, fino al venerdì, a pranzo. Ma non fu lei a parlarne. Lei, con se stessa ne aveva parlato a lungo; si era già fatta mille domande, aveva già preparato mille risposte per lui� questa non se l�era fatta, non sapeva neppure perché. �Allora stasera cenerò da solo, sei felice di andar via con lui?� �Sono un po� impacciata, amore. Non ho ancora capito che cosa sta per succedere� certamente la cosa ha il suo fascino ma, non &egrave più tutto così chiaro come l�altra sera. Ho un po� paura�� �Sciocchezze! Vedrai come ti passa la paura, appena lui arriva a prenderti! Hai preparato i bagagli?� Sembrava che fosse lui a non veder l�ora che la cosa succedesse, sembrava che non volesse capire i suoi turbamenti. Forse lo faceva per rimetterla a suo agio, per non farla sentire così, come lei si sentiva, un po� sgualdrina, un po� donnaccia. A lei parve più un modo strano di spedirla via, di darla in pasto a quell�uomo senza nessun vincolo morale. Fortunatamente lui stesso si accorse dello stato in cui l�aveva gettata e la raccolse, con un lungo e profondo bacio che la riportò di colpo e più tranquilla fra le loro mura di casa� se ne sarebbe fuggita di lì fra qualche ora, con uno sconosciuto, con un nuovo amante ma ...
    ... adesso sapeva che ci sarebbe tornata, che lui l�amava lo stesso, che lui l�amava anche di più. Anche lei si trovò di colpo ad amarlo di più, tutti i timori di quei giorni si erano dissolti e sentiva che era lui che voleva, lo voleva accanto davvero. Non finirono neppure di mangiare, si ritrovarono a rotolarsi allacciati in un abbraccio forte, in una congiunzione d�estasi, in un rogo in cui bruciarono tutte le perplessità che l�argomento aveva portato. Quando se ne andò, per tornare al lavoro, al suo solito, non la salutò come fosse per lungo tempo, un bacio veloce e un abbraccio serrato bastarono a tutt�e due. Il sorriso di lei non mandava segni di disagio, il sorriso di lui era un�intesa, una solida complicità, un lasciapassare che lei avrebbe usato per giustificare tutta la sua assenza, tutto il coraggio che le sarebbe occorso per affrontare quella lunga vacanza. Il lungo pomeriggio d�attesa cominciò così, con lui che si scioglieva fuori da una finestra, nel lento fluire della vita solita. Prese a fare i suoi bagagli, a prepararsi il bagno, gli abiti da indossare e tutto il resto; intanto continuava a tormentarsi di domande e di risposte che neppure lei capiva. Si rintanò dentro la vasca, si rilassò pensando solo all�acqua che la cullava, si ritrovò a scavarsi dentro, cercando di togliersi di dosso quello che lui le aveva lasciato; si ritrovò bene presto, però, a carezzarsi da sola senza aver nulla da lavare, per il solo piacere di farlo, come raramente faceva. Lì, immersa ...
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