1. Il fidanzato di mia sorella 8


    Data: 18/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69

    ... nonno Ugo e Rafael l’accetta subito così non deve rischiare di essere scoperto nel suo ufficio dalla sua segretaria o a casa dai suoi suoceri che al momento del nostro incontro, hanno portato la loro figlia a fare l’ultima ecografia al bambino che sarebbe nato di lì a pochi giorni. Ora non voglio raccontarvi questa storia perché sapete già come mi faccio scopare da Ugo e Rafael ma voglio raccontarvi di una visita che ho ricevuto all’inizio di Agosto pertanto, dopo aver scopato con Ugo e Rafael, l’argentino riceve la chiamata della moglie che gli ricorda di andare a comprare i pannolini per il figlio Diego nato una settimana prima di Ferragosto mentre io ricevo un messaggio whatsapp da mio padre che mi esorta a tornare a casa da lui perché saremmo dovuti andare alla stazione dei treni. Durante il tragitto verso la stazione, chiedo a mio padre chi stia arrivando e lui mi dice che sta per arrivare lo zio Mariano, il fratello 38enne di mio padre. Subito dentro di me scatta l’imprecazione. Ho sempre odiato mio zio, lo trovo di uno squallore unico e poi mi ricordo, dall’ultima visita di 2anni fa, che non era affatto un bel tipo. Il viso era accattivante ma il suo corpo non lo era per niente. Non era molto grasso ma d’estate i suoi rotolini di ciccia si vedevano attraverso le magliette e per me, non era di certo eccitante. (CON QUESTO NON VOGLIO ESSERE OFFENSIVO, EH!) Arrivati alla stazione dei treni, io e mio padre scendiamo dalla macchina, ci avviciniamo ai binari e ci accomodiamo ...
    ... su una panchina. Dopo venti minuti arriva un treno.
    
    “Tu aspettami qui”, dice mio padre “io vado a prendere lo zio e poi andiamo a casa”
    
    “D’accordo papà”
    
    Mentre mio padre si allontana, spero che quello in stazione non sia il treno dello zio e spero che se ne sia tornato in Brasile dove era emigrato quando aveva 20anni. Pensando questo, noto un ragazzo camminare nella mia direzione. Ha la faccia e gli atteggiamenti da tamarro, indossa una camicia bianca strettissima, uno jeans lungo fino alle caviglie e delle sneakers bianche. Ha i capelli castani corti sulla nuca mentre gli altri in sommità li ha più lunghi e gellati verso sinistra ed ha una leggera barba incolta di due o tre giorni. Porta due enormi valigie una per mano e questo fa si che le sue braccia si gonfino e il bottone della camicia chiuso sopra i pettorali tiri a più non posso. Ha un passo deciso, da vero toro da monta e questo mi fa sussultare il buchetto.
    
    “Mariano”, sento gridare mio padre da lontano e quando giro lo sguardo verso di lui, vedo papà camminare verso il ragazzo in questione che getta le valigie a terra e abbraccia il mio genitore.
    
    “Massimo”, fa lo zio “da quanto tempo”
    
    “Hai proprio ragione. Accidenti come sei cambiato, fratellino. Sembri un altro. Dove hai lasciato la pancetta che avevi due anni fa?”
    
    “In Brasile, fratellone”, i due ridono
    
    Io non ci posso credere. Il ragazzo che ha fatto sussultare il mio buchino e’ lo zio Mariano, lo stesso che quando in estate si spogliava la ...
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