1. Gli effetti della crisi


    Data: 29/03/2020, Categorie: Etero Autore: ilnipotino, Fonte: RaccontiMilu

    ... parlare- .Prendendomi per mano mi guidò in uno stanzino stretto dove c erano una poltroncina e un tavolino, una volta dentro chiuse la porta e pigiò su un pulsante e partì la musica.A quel punto mi spinse sulla sedia e cominciò ad esibirsi, e mentre si dimenava cominciò a parlare – sai il capo del locale non vuole che venga gente che ci conosce, potrebbero succedere casini per questo ti ho portato qua- e continuava il balletto.Mi raccontò che Alessandro stava studiano a Roma, il fratello più piccolo si era diplomato e cercava lavoro ma al momento era a casa, lei invece aveva perso il suo di lavoro perché il negozio dove faceva la commessa era chiuso per colpa della crisi.La storia era come quella di molte altre famiglie in questo periodo davvero triste, ma il balletto e le forme di Maria non mi lasciavano indifferenti anzi il mio cazzo cominciava ad impennarsi.Cercai di pensare ad altro,e cosi le chiesi –ma tuo marito dovrebbe guadagnare bene o no?!-E lei – si una volta ormai dove lavora non fanno più straordinari, e in più il coglione si gioca metà stipendio a schedine e superenalotto-Intanto il suo spettacolino privato andava avanti, era rimasta solo in perizoma e reggiseno che tolse in proprio mentre si misi a cavalcioni su di me e poi continuò a parlarmi stando su di me a smorzacandela – ecco perché sto lavorando qua, si guadagna bene, e vengo 2 o 3 volte a settimana massimo, ma appena trovo altro ovviamente lascio perdere-Il mio cervello non funzionava più tutto il ...
    ... sangue veniva pulsato verso il cazzo e più di una volta le misi le mani sulle tette, erano ancora belle sode!Cosi le chiesi ancora – ma quindi tuo marito non sa che lavoro fai?-E lei dandomi ora le spalle e chinandosi in avanti mostrandomi quelle chiappe che tante volte avevo immaginato di vedere cosi vicine – no, non lo sa, sa che lavoro qua ma pensa faccia la cameriera, ovviamente anche Ale non sa niente!- mi disse risedendosi su di me.Io ero davvero ingrifato e così provocatoriamente esclamai – chissà se lo sapessero anche gli altri ragazzi che venivano a casa tua per giocare con Alessandro, avresti sicuramente il pubblico più vasto-Quasi sbiancando esclamò a sua volta –cosa!??!- si ricompose subito e si inginocchiò davanti a me, e mi disse –ok, ho una cosa da proporti- ma non finì la frase, in pochi secondi armeggiò con i miei pantaloni e io avevo già il cazzo di fuori senza che me ne accorgessi. –ah però sei cresciuto davvero molto- furono le parole che udì e subito dopo senti il caldo della sua bocca avvolgermi il cazzo, furono pochi secondi poi si staccò e maneggiandomi il cazzo con la manina delicata, scappellava la mia verga, finì di proporre le condizioni dell’accordo – dicevo, un pompino in cambio della tua discrezione nel mantenere il mio piccolo segreto!- intanto con la mano continuava a muovere su e giù il mio cazzo, la guardai, la scena sembrava quella del film di Tinto Brass, Fallo, quando la bionda succhia e maneggia il cazzo del produttore sul divano.Beh ...