1. Gli effetti della crisi


    Data: 29/03/2020, Categorie: Etero Autore: ilnipotino, Fonte: RaccontiMilu

    ... sicuramente di bocca la signora aveva doti non comuni, ma un pompino non mi sarebbe bastato, cosi alzai la posta –solo un pompino, se mi dai qualcosa di più sarò una tomba!- le dissi sorridendo.Alchè lei cercando di farmi cedere il prima possibile, si mise il cazzo in mezzo alle tette e iniziò il massaggio che tanto piace a noi maschietti una spagnola davvero super chiese – e cosa sarebbe questo di più?-Non volevo perdere troppo tempo sapevo che la mia resistenza era minata da qual trattamento e cosi senza giri di parole –il tuo culo lo sogno da quando avevo 12 anni, fattelo mettere dietro e l ‘accordo è fatto!-Mi guardò perplessa – Marco hai più di 25 cm di pisello, non l’ho mai preso uno così dietro mi faresti malissimo!-Spingendole la testa in modo da farle riprendere il mio cazzo in bocca la tranquillizzai – dai proviamo se ti faccio male smetto subito.-Alzò la testa riprese il cazzo in mano –ok, ma lo metto io dentro, te non spingi finchè non te lo dico io!-Ovviamente la mia scontatissima risposta fu –ok-Si alzò in piedi si poggiò al tavolo, mi diede le spalle, in un secondo le abbassai il perizoma e lei prese il mio cazzo in mano menandolo ancora un po’.Finalmente lo puntò proprio al buchino, continuando a menarmelo ancora, e fu lei che piano piano, mentre io le stringevo le tette ,veniva verso di me.Io sentivo il suo culo che si apriva grazie alla pressione che il mio cazzo esercitava, e dopo qualche minuto di giochini, finalmente sentii che la mia cappella era ...
    ... avvolta dall’ano di Maria. Mi accorsi che era dentro anche perché lei mi ricordò –fai piano, mi fa già male, mi muovo io!-Cosi faceva si muoveva lentamente, avanti e dietro, io godevo, ma volevo liberarmi, cosi ogni tanto davo degli affondi, e Maria prontamente –Piano! Marco mi fai male!-Quando ormai sembrava essersi abituata alla presenza del mio cazzo nel suo culo, visto che comunque faceva entrare metà cazzo, le chiesi di cambiare posizione.Senza mai uscire da quel buchino desiderato fin dall’adolescenza, ci trascinammo vicino la poltroncina, le feci alzare una gamba e poggiare il piede proprio sul sedile della poltrona, e io sempre da dietro continuavo a scoparla.Poi le proposi – dai, fammelo mettere tutto dentro! Anche per vedere com’è?--ma sei matto mi farai malissimo- il suo però non sembrava un no convinto, cosi, con un affondo deciso entrai tutto e lei –AH! Cosi mi fai male!-Ormai avevo capito che mi lasciava fare, cosi alla scopata classica alternavo affondi decisi, e lei sempre –ah! Non farlo più!- oppure –smettila!- e faceva seguire però sempre un risolino malizioso.Ad un certo punto mi disse – Marco ma quanto duri! comincia a bruciarmi il sedere-- Fatti scopare come dico io, cosi vengo subito!-Si girò verso di me e disse –e come vorresti scoparmi?!-Le ordinai –sdraiati!-Lei guardandomi perplessa si sdraiò pancia in giù, non le diedi il tempo di chiedermi altro, le fui sopra mi sdraiai su di lei, e visto che il suo buchino era dilatato entrai nel suo culo senza fatica ...