1. L'intruso. parte quinta


    Data: 29/03/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: selen3, Fonte: Annunci69

    Rientrati a casa Andrea corse subito in bagno. Marta mi chiese di lasciarlo stare per un po’. Mi sedetti in soggiorno e mi misi a guardare tutte le foto che avevo scattato con il telefonino durante la giornata. Marta mi raggiunse, accovacciandosi accanto. Volle vedere anche lei. Quelle che le avevo scattato mentre si offriva al camionista le fecero tornare alla mente quei momenti. Marta mi sbottonò delicatamente i pantaloni e cominciò un ennesima fellatio. Fummo interrotti da Andrea che chiamava Marta pregandola di raggiungerlo di sopra. I due rimasero in camera da letto per circa un’ora. Poi Marta mi raggiunse nuovamente. Mi raccontò che Andrea era piuttosto scosso, in preda a rimorsi. Si era sentito profondamente umiliato ma soprattutto il contrasto tra la vergogna provata e l’eccitazione che aveva provato lo aveva fatto soffrire.
    
    Lei lo aveva rassicurato, gli aveva ribadito il suo amore e la solidità del loro rapporto. Alla fine lo aveva convinto che stavano vivendo un’avventura che avrebbe rafforzato il loro legame. Gli aveva ribadito che aver conosciuto e visto la sua parte femminile, la cosa era stata terribilmente eccitante e vederlo come donna le faceva raggiungere quelle vette di piacere che mai avrebbe supposto realizzabili. Marta concluse che aveva convinto Andrea a rimanere nei panni di Monique anche per quella sera. Monique ci avrebbe preparato e servito una cenetta. Alla proposta di Marta aggiunsi un piccolo particolare. Le scrissi un indirizzo su un ...
    ... post-it e le dissi di andare. Marta infilò il cappotto e prese le chiavi dell’auto. La raggiunsi sulla porta. La baciai e poi le chiesi di girarsi sollevando la gonna e abbassando le mutandine. Lei obbedì con un sorriso malizioso. Avevo rilevato alcuni giochini dal baule “magico” dei due. La lubrificai e le infilai due palline nella fichetta ed un dildo nel culetto. Marta arrossì e cominciò a fremere: “tesoro, così non riuscirò ad arrivare, rischio di bagnare tutto il sedile dell’auto”.
    
    Le scattai alcune foto. Marta non si fece pregare. Le feci assumere delle pose oscene effettuando una decina di scatti. Lei si allontanò verso l’auto barcollante. Partita Marta, sentii dei passi sulla scala. Andrea anzi Monique, stava scendendo. Si era rimessa in ordine. Rifattasi il trucco, aveva indossato una nuova parrucca, nera a caschetto. Portava un paio di occhiali da donna colorati. Aveva scelto una camicetta di seta nera che cadeva su una gonna longhette che le valorizzava il lato B. Calze color carne che spezzavano con le decollette nere con tacco 10. Notai da come si muoveva che era rientrato nel ruolo. La accolsi con un abbraccio e la strinsi forte. Le bisbigliai nell’orecchio: “Monique, oggi sei stata splendida. Ho visto la donna che è in te. Mi hai eccitato tremendamente e lo sono tutt’ora”. Spingendo il bacino contro il suo pube le feci sentire il mio uccello già in tiro. Monique ebbe un brivido. Poi anche lei mi sussurrò all’orecchio che tra le mie braccia si sentiva donna e le ...
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