1. Saldamente ancorata


    Data: 29/03/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Con tutte le buone intenzioni della sera precedente, con i necessari intenti della trasferta che avevo pianificato con cura e nonostante fossi partito addirittura di buon�ora, verso le undici della mattinata mi trovavo un�altra volta accodato lungo la trafficatissima tangenziale, con il telefono spento per sfuggire a tutto il mondo e in verità oltracciò nei confronti di Agnese. In quella giornata piovigginava di continuo, c�era persino una densa caligine, la visuale limitata come poche volte in quel tratto della movimentata circonvallazione, sicché mi sono fermato all�autogrill per un caff&egrave, per uscire una mezz�ora dopo dall�inconcepibile e pazzesco codazzo di quei numerosi autoveicoli e là dall�area di servizio l�ho chiamata.Lei aspettava il mio arrivo per le dieci e mezzo al massimo, ed era piuttosto esasperata e imbestialita per il mio ritardo, in quella circostanza m�ha investito con un�inimicizia, un malanimo e con un�ostilità che dapprincipio non le conoscevo, sicché ho troncato le sue rimostranze quasi subito riattaccando, sono saltato in macchina e a mezzogiorno finalmente ero da lei. Il pranzo era già pronto, tuttavia ancora prima d�iniziare non ha resistito alla tentazione d�aggredirmi violentemente con una nuova ramanzina sui miei ritardi, senza preoccuparsi delle mie veritiere giustificazioni, per il traffico, per la distanza, per la pioggia battente e quant�altro.Abbiamo consumato il pasto in fretta accerchiati da un silenzio glaciale e scostante, io ...
    ... guardavo nel piatto, lei non so dove. Poi, mentre lei preparava il caff&egrave, mi sono seduto sempre imbronciato sul canap&egrave davanti al fuoco per fumarmi una sigaretta, in tal modo potrò distendermi i nervi ho pensato in quel frangente. Dopo poco lei, sempre in completa incomunicabilità si &egrave seduta accanto a me sul canap&egrave porgendomi una tazzina di caff&egrave, in quella circostanza io le ho adocchiato le sue gambe nude, in quanto indossava una gonna cortissima di colore rosso. Io ero ancora adirato e stizzito con lei, mi sentivo in dovere che dovevo castigare quella megera bellicosa e irruente, mentre la mia inventiva ponderava su come poter adeguatamente domare e sminuire la sua alterigia di femmina, magari costringendola a soddisfarmi seppur malvolentieri.E� stato però un attimo, perché lei era già in ginocchio, in quanto mi stava sbottonando i pantaloni, celermente si era accorta dell�effetto che mi avevano fatto le sue splendide gambe, dal momento che non ha faticato a raggiungere il suo obiettivo e ad impadronirsene in pieno. Si &egrave prodigata nella sua esibizione preferita con passione ancora più ragguardevole del solito: mi lavorava il cazzo abilmente con le mani succhiandolo in maniera sublime, muovendo la testa avanti e indietro. Quello che compiva era un�azione fuori dall�ordinario, perché ben presto ho iniziato a gemere e a sospirare. Lei, quasi meravigliata, ha interrotto quel fantastico pompino e sollevandosi un poco ha tentato di baciarmi sulla ...
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