1. Saldamente ancorata


    Data: 29/03/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... bocca con lo sguardo eloquente da cerbiatta in calore. Io, in modo crudele, inatteso e penoso l�ho respinta afferrandola per le spalle, ruotandola su se stessa e infine costringendola a mettersi nella posizione della pecorina sul canap&egrave. Come vagheggiavo, Agnese non indossava le mutandine. Era eccitatissima, i suoi fluidi le colavano all�interno delle cosce, in quel frangente l�ho penetrata immediatamente.In quel modo potevo ammirare la mia virile potenza entrare e uscire da lei, divenuta lucente per le sue stesse secrezioni, perché questo spettacolo era già intensamente allettante e stuzzicante. In realtà non c�era soltanto quest�aspetto d�ammirare: pure le bellissime natiche lasciavano appena intravedere l�altro mio divinizzato oggetto del desiderio, perciò sfruttando la presa sui suoi splendidi e generosi fianchi l�ho costretta ad allargarsi un più del dovuto. L�anello di velluto, lo scivoloso margine dell�abisso, adesso s�offriva leggermente dischiuso, maliziosamente invitante, furbamente appetibile. Io seguitavo la mia fatica d�amore, entrando e uscendo efficacemente da lei quasi con prepotenza, ma ormai pensavo ad altro: sono uscito completamente dalla sua fica e ho cominciato ad accarezzarle l�ano con la mia punta morbida, luccicante dei suoi liquidi d�amore.Lei ha sospirato forte, io sapevo bene quanto l�aizzasse ed eccitasse questo preliminare. Non potrei attestarlo né giurarlo, ma sono quasi sicuro che stesse sorridendo pur fingendo d�essere ancora ...
    ... imbronciata e indispettita. Ho dovuto massaggiarla ben poco, in quanto mi sono accorto che stava aprendosi sempre di più, il suo desiderio di cedermi era chiarissimo e inequivocabile. Ho iniziato a spingere con decisione e lei, lungi dal volermi respingere, &egrave rimasta immobile puntandosi con le mani e le ginocchia al canap&egrave. Ha iniziato a gemere, ma non di dolore, perché io stavo entrando in lei, la punta era già tutta dentro, per il fatto che &egrave stato allora che Agnese m�ha saldamente afferrato la radice del cazzo con una mano intimandomi d�infilarglielo alla svelta con la sua voce flebile deformata dall�enorme emozione.Io stavo per svenire per quel turbamento, ma facendo forza sulle gambe, sono entrato tutto dentro di lei. Ero manifestamente eccitato, inebriato e alienato dal desiderio, avevo afferrato i suoi meravigliosi fianchi con una presa ferrea, mentre mi lasciavo andare nel penetrarla con una maniera sempre più selvaggia, schiacciavo con la forza delle mie mani il suo bacino contro il mio ventre, per costringerla ad accogliermi sempre di più, sempre più profondamente.A ben vedere, però, il nostro violento rito d�amore non &egrave durato per lungo tempo, giacché mi sono accorto che lei stava per venire, tenuto conto che le sue contrazioni sempre più frequenti m�hanno fatto perdere del tutto il controllo. Siamo venuti insieme, lei gridando, io sospirando forte, io le ho sborrato la mia corposa e densa essenza nella sua intimità più segreta, finalmente ...