1. L'amica di mia madre


    Data: 30/03/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... lunghe.
    
    Certamente non era più giovanissima, ma quel corpo suscitava in me i più folli desideri erotici.
    
    Ci sdraiammo a prendere il sole e Marta, guardandomi negli occhi, chiese se qualcuno aveva voglia di spalmarle un po’ di olio abbronzante.
    
    Mi parve un chiaro invito, perciò mi alzai e andai verso di lei.
    
    Era sdraiata a pancia in sotto con la testa adagiata sugli avambracci.
    
    Feci scivolare l’olio dalla bottiglietta sulla schiena di Marta ed iniziai a spalmarlo con le mani.
    
    Il contatto con la calda pelle di Marta mi eccitò terribilmente, tanto da dover nascondere in qualche modo la mia erezione.
    
    Avevo finito di spalmare l’olio sulla schiena e stavo per rialzarmi, quando Marta mi disse:
    
    – E le gambe? Non vorrai mica che me le scotti . . . –
    
    Mi riabbassai e misi un po’ di olio sulle gambe.
    
    Iniziai a spalmarlo, e notai che Marta aveva allargato le gambe più del necessario e addirittura, con una mano, spostò i bordi del costume all’interno del solco che divide le natiche, in modo da scoprirle quasi del tutto.
    
    Dalla posizione in cui mi trovavo avevo una visione privilegiata delle sue parti intime
    
    – Per favore, Andrea, metti l’olio dappertutto, fino in cima, non lasciare parti di pelle senza olio, altrimenti mi brucio . . . –
    
    Non sapevo cosa fare.
    
    Ogni volta che mi avvicinavo alle chiappe guadagnavo un po’ di terreno, ma avevo paura a spingermi oltre.
    
    Notai che Marta, quando le mie mani strusciavano sulle chiappe, muoveva il bacino ...
    ... a destra e sinistra, in modo tale da far infilare il costume sempre di più nel solco tra le natiche.
    
    – Credo che possa bastare – dissi e mi rialzai.
    
    Il cazzo faceva fatica ad entrare nel costume perciò mi sdrai velocemente sull’asciugamano a pancia in sotto.
    
    Dopo circa un ora mi alzai e decisi di fare il bagno.
    
    C’era pochissima gente ancora in quel periodo, e il mare era uno spettacolo.
    
    – Io vado a fare il bagno –
    
    Marta invitò mia madre a farlo anche lei, ma si rifiutò, per cui ci avviammo verso la riva io e Marta.
    
    – Sai nuotare – mi chiese
    
    – Certamente, e tu? –
    
    – Anch’io. Proviamo ad arrivare agli scogli? –
    
    Entrammo in acqua e, dopo esserci acclimatati, iniziammo a nuotare verso gli scogli.
    
    Io arrivai per primo e mi accomodai su uno scoglio.
    
    Marta stava per arrivare e iniziò anche lei a salire.
    
    – Per favore, Andrea, aiutami, ho paura di cadere –
    
    Allungai una mano e cercai di issarla sullo scoglio, ma Marta perse l’equilibrio e cadde in acqua, trascinandomi con lei.
    
    Una volta in mare ci trovammo abbracciati e, nonostante fossimo riemersi, Marta non abbandonò la presa.
    
    – Scusami, Andrea, sono scivolata –
    
    – Non ti preoccupare, non è successo niente –
    
    Il contatto con il suo corpo mi fece impazzire.
    
    Sentivo le grandi tette premere contro il mio petto, e le gambe erano allacciate al mio bacino, per cui il cazzo era a contatto con la fica, separati unicamente dal tessuto bagnato dei rispettivi costumi. Rimanemmo in quella ...