1. L'amica di mia madre


    Data: 30/03/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... momento.
    
    – Torniamo a riva, tua madre potrebbe preoccuparsi –
    
    Ci tuffammo in mare e nuotammo verso la spiaggia.
    
    Era quasi sera quando rincasammo.
    
    Spesso i nostri sguardi si incontravano e ci fissavamo intensamente.
    
    Dopo una bella cenetta andammo in balcone a goderci il fresco.
    
    Tra una chiacchiera e l’altra arrivammo quasi a mezzanotte
    
    – Ma non andiamo a dormire? – domandò mia madre
    
    -Beh, penso proprio che sia ora – rispose Marta
    
    – Io resto qui ancora un po’ . . . – aggiunsi guardando Marta e sorridendo.
    
    Sentii le donne parlottare tra loro mentre si preparavano per la notte, poi la luce si spense e la casa piombò nel silenzio.
    
    Dopo pochi minuti andai a letto anch’io, ma non riuscii a dormire e, ripensando a cosa era successo quel pomeriggio al mare, il cazzo si rizzò.
    
    Stavo per iniziare a spararmi una bella sega quando la porta della camera si aprì.
    
    Nella penombra vidi Marta entrare, richiudere silenziosamente la porta alle sue spalle e avvicinarsi al mio letto.
    
    – Marta! . . . –
    
    – Ssssss . . . silenzio . . . –
    
    Piegò il ginocchio destro e lo poggiò sul letto.
    
    Con la mano destra iniziò a carezzarmi il petto e scese piano piano verso il cazzo, che era già in piena erezione.
    
    Io allungai una mano e le accarezzai la coscia sinistra risalendo lentamente verso il culo.
    
    Marta indossava una camicia da notte che le arrivava a metà coscia.
    
    Infilai la mano sotto la camicia da notte e raggiunsi la chiappa ...
    ... sinistra.
    
    Aveva una pelle calda e vellutata.
    
    – Aspetta, mi tolgo le mutande . . . –
    
    Senza abbandonare il cazzo, Marta si sfilò le mutande con la mano libera abbassandole fino alle caviglie e le lasciò in terra.
    
    Io ripresi le mie carezze al suo splendido culo, stavolta libero dalle mutande.
    
    Aveva una pelle liscia e vellutata, sensibilissima al tatto.
    
    Spostai la mano verso l’interno delle cosce e finalmente toccai i peli della fica.
    
    Erano intrisi di umori, segno che anche Marta era eccitatissima.
    
    Quando arrivai alle grandi labbra Marta emise un lungo sospiro e iniziò a muovere lentamente il bacino.
    
    La penetrai delicatamente con il medio e iniziai a masturbarla
    
    – No, fermo, voglio scopare . . . –
    
    Salì sopra di me a gambe divaricate e, guidando il cazzo nella fica, si mise a sedere sopra al mio bacino.
    
    Aveva una fica calda ed accogliente, con le pareti estremamente lubrificate che facilitarono enormemente la penetrazione
    
    – Mmmm . . . che bello . . . –
    
    Iniziò a muoversi sopra il mio cazzo.
    
    Intanto io avevo abbassato le spalline della sua camicia da notte e le avevo scoperto le tette.
    
    Marta stantuffava e io mi riempivo le mani con le sue grandi tette.
    
    Il ritmo aumentò fino a diventare velocissimo.
    
    Poi Marta si abbassò verso me, mi abbracciò e, mordendosi le labbra per non urlare, emise dei grugniti di piacere, segno che stava per arrivare all’orgasmo.
    
    Difatti dopo qualche istante si irrigidì e incollò la sua bocca sulla mia.
    
    Quasi ...