1. La schiava bianca


    Data: 30/03/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Guardandolo ed esaminandolo per bene la prima volta, scoprii che ero stata realmente e inconfutabilmente fortunata, perché lui aveva dentro di sé tutti gli attributi, gli ingredienti e i segni tipici degli abitanti dell�America meridionale. Era fornito e possedeva una dose smisurata d�esultanza, di felicità e di sensualità che gli esplodeva da tutti i tratti della persona, io solamente dopo pochi secondi, infatti, ero rimasta inevitabilmente e piacevolmente avvolta da sensazioni incantevoli e divine da cui non volevo per nulla sfuggire.Per la precisione correva l�anno 2000, nel tempo in cui io e la mia famiglia eravamo partiti dall�Italia per cercare tentando di trovare fortuna e prosperità in Brasile; ormai era passato un anno e quattro mesi da quel viaggio, verso la fine dei diciassett�anni d�età trovavo infine l�amore, la libertà, l�autonomia e da ultimo individuavo e scoprivo lui, Ven�ncio per l�appunto. Il suo cuore era la musica samba, la sua pelle era il caff&egrave, lui era la sua nazione, la sua anima era affascinante, ignota, intrigante e misteriosa come la foresta amazzonica, lui era il Brasile in tutto e per tutto.Ven�ncio mi desiderava e mi pretendeva come nessun altro uomo al mondo aveva giammai azzardato e osato fare, per il fatto che diceva e ripeteva in continuazione, che il mio volto di donna angelica, che i miei occhi azzurri affusolati, che la mia bocca carnosa, che i miei lunghi capelli neri e le mie sopracciglia folte si collegavano allacciandosi tra ...
    ... di loro come fa l�edera sui rami. Queste sensazione uniche non lo facevano più dormire la notte e gli provocavano una serie d�erezioni a catena, che lo obbligavano costringendolo a sputarsi sulla mano per masturbarsi fino a tre o quattro volte il giorno, quando le prime parole che gli dissi guardandolo fisso nei suoi occhi neri furono:�Esistono due sole emozioni al mondo: l�onnipotenza e il godimento. La prima la sto provando in questo momento, la seconda non l�ho mai sperimentata e adesso sono qui per essa�.In un attimo, come un animale crudele e selvaggio che trasporta la sua preda nella tana per cibarsene, Ven�ncio mi strattonò fino al capannone, dove un tempo venivano puniti gli schiavi e con una spinta mascolina e virile io caddi sul pavimento. Lì per terra giacevano vari strumenti e d�utensili differenti adoperati per le torture, lui era lì in piedi davanti a me, si sfregò bene il cazzo, ci sputò sopra ed ebbe un�istantanea e poderosa erezione. Era un grosso cazzo di circa venti centimetri d�estensione del colore della cannella, aveva delle grosse venature e la punta era d�un colore violaceo intenso. Quello era il mio primo cazzo che vedevo nella mia vita, perché nella sua indiscussa imponenza m�aveva addirittura spaventato, per il fatto che se ne stava lì bello orgoglioso e sull�attenti pronto per lacerare e per recidere le mie vergini carni. In quel momento mi sentii completamente incustodita, indifesa e vulnerabile, lui era il mio padrone, io ero la sua discinta e ...
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