1. E se ti stuprassi?


    Data: 31/03/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Kirara, Fonte: RaccontiMilu

    «Ehi Nino!» Rispose vivace il biondo alla telefonata. «Adrien, hai notizie di Marinette?» Chiese tutto d’un fiato in preda al nervosismo.«Ieri pomeriggio siamo usciti, e… Niente, non ne so nulla.» Non poteva certo dirgli di averle dato della puttana.«Alya la sta chiamando da ore, è andata a casa sua, ma non le ha aperto! Non faceva altro che biascicare insulti contro di te completamente ubriaca . Non sappiamo come comportarci.. >>Una scossa lungo la spina dorsale gli provocò la pelle d’oca, nella sua mente vagavano mille pensieri. La verità è che aveva appena realizzato che, probabilmente, dare della lurida puttana noiosa ed incapace ad un’amica mentre dichiarava il suo amore, bhe… Non si può dire fosse stata una gran mossa da scacco matto, piuttosto da povero idiota che si fa mangiare la regina con un pedone.«Ehm… Lasciate fare a me. Ci penso io, godetevi il fine settimana» Comunicò tentando di nascondere il problema, se Alya avesse scoperto come si era comportato con la sua migliore amica si sarebbe ritrovato, come minimo, la sua squadra di africane del ghetto sulla soglia di casa. Meglio evitare, diciotto anni sono pochi per morire.«Va bene, facci sapere, Bro!» Concluse Nino riagganciando il telefono.Adrien corse in strada e si precipitò dalla ragazza che, seduta in terra con le spalle appoggiate alla porta d’ingresso e una bottiglia di Vodka in mano, ormai vuota, si trovava in uno stato di semi incoscienza, come fosse distaccata dalla realtà.«Lurido stronzo… Come hai ...
    ... potuto figlio di puttana…» Ripeteva a bassa voce in quello che sembrava un lamento da gatto in calore.La porta in legno sussultò dietro di lei scossa da un energico bussare compulsivo.«Marinette! Apri, sono Adrien. Dobbiamo parlare. Non fare la bambina!»Solo udendo la sua voce, in lei, cominciò a ribollire una rabbia amplificata da quella sbornia colossale.«Marinette, avanti, apri questa cazzo di porta!» Urlava a perdifiato dalla strada attirando a sé gli occhi indiscreti dei passanti.Gli occhi celesti della ragazza correvano lungo il perimetro della casa, tutto quel rumore le picchiava in testa e la sua gola si seccava. Non aveva sete, o meglio, la sua sete era particolare. Voleva prendersi la rivincita e vendicarsi…«Adesso ti apro.» Imprecò trascinandosi verso la cucina.«Sei completamente ubriaca!» «Zitto! Sto benissimo.» Rispose afferrando una padella dal piano cottura.Si mise in posa dietro alla porta, come un battitore di baseball, prima di sbloccare la serratura. Adrien afferrò la maniglia con arroganza, deciso a farle una predica, più severo di una madre. Tutto sommato la sua idea non era troppo sbagliata, Marinette era una puttana… Il suo pensiero non giunse al termine venne interrotto con un suono sordo metallico e un immenso mal di testa che gli procurò le vertigini costringendolo ad atterrare al suolo, come un sacco di patate, privo di sensi.«Fuori campo da professionista.» Esordì compiaciuta l’esile figura con un sorriso malefico stampato in volto.Ghignando ubriaca ...
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